mercoledì 23 novembre 2011

L'Ambrogino di cartone


Per capire la motivazione che porterà l'avvocato, giurista e professor emerito di Diritto commerciale alla Bocconi Guido Rossi sul palco del Teatro Dal Verme a ritirare dalle mani del sindaco Pisapia il prestigioso Ambrogino d'Oro bisognerà attendere ancora qualche giorno. Oggi si sa solo che il nome di Rossi è finito nell'elenco dei 28 milanesi 'doc' premiati con la Medaglia d'Oro. Un riconoscimento che gli arriva nell'anno in cui l'offensiva di Moggi e della Juventus ha fatto tremare dalle fondamenta la sua gestione della Figc post-Calciopoli a partire dalla scelta di assegnare all'Inter lo scudetto 2006.

Che si tratti di un ultimo schiaffo politico-calcistico a juventini e milanisti? Ufficialmente la candidatura è stata presentata dall'architetto, assessore ed esponente del Pd, Stefano Boeri. I retroscena della riunione che ha compilato la lista dei premiati dicono che a chiedere conto del perché si volesse onorare proprio Guido Rossi sia stato un solo consigliere, milanista altrettanto 'doc'. "Sono sincero, mi ha mosso soprattutto l'odio calcistico nei confronti di chi ha regalato all'Inter lo scudetto di cartone" ammette Matteo Salvini. Messo in minoranza ha dovuto abbozzare e così Guido Rossi, commissario straordinario della Figc per 90 giorni nell'estate del 2006 e passato alla storia per l'assegnazione del tricolore all'Inter (di cui era stato consigliere d'amministrazione) e per la comparsata ai Mondiali 2006, entrerà nel novero dei milanesi da ringraziare per la loro attività.

A meno che il premio non sia destinato alla sua militanza negli ambienti finanziari, delle banche e della Borsa. Il che sarebbe plausibile ma, forse, un po' indelicato nel mezzo di una crisi nata proprio nel mondo della finanza. O, ancora, che sia stata riconosciuta la sua opera nel Group of High Level Company Law Experts della Commissione Europea proprio mentre l'Europa stessa vede sfaldarsi le sua fondamenta. Per non voler essere maliziosi e sostenere che una legislatura in Senato da indipendente della Sinistra possa valere il primo Ambrogino dell'era Pisapia. No, non ci crediamo. Se Guido Rossi passerà alla storia sarà per quel maledetto scudetto che sta dividendo l'Italia tra interisti e revisionisti. E allora l'Ambrogino non può che essergli stato dato per questo e tremiamo all'idea che la sua assegnazione possa diventare oggetto di una guerra di religione. Via il dente, via il dolore: lo chiameremo l'Ambrogino di cartone. Tutti contenti, nessuno (si spera) al Tar.


Giovanni Capuano

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