mercoledì 9 novembre 2011

Calciopoli e la sentenza di Napoli: il gioco delle coppie scoppiate


Non c'è solo il destino di Moggi e della Juventus che, come in uno 'sliding door', si è separato nel momento in cui la giudice Casoria ha letto la sentenza del processo di Napoli. E' il gioco delle 'coppie scoppiate' che fa da sfondo a un dispositivo che sarà impossibile comprendere fino a quando non saranno pubblicate le motivazioni.

Di Moggi e della Juventus hanno già scritto tutti. Il primo è stato condannato, la seconda ritenuta estranea ai fatti contestati come se l'ex direttore generale abbia agito al di fuori della legge solo per proprio conto e non per procurare vantaggi alla sua squadra. Possibile? Saranno proprio le motivazioni a spiegarlo.

E' curioso, però, che il destino di Moggi sia stato separato anche da quello di Marcello Fabiani (direttore sportivo del Messina). Il secondo era stato considerato uno dei delfini di Lucky Luciano, alleato e complice nella gestione del sistema. Il Tribunale di Napoli ha condannato Moggi come unico capo dell'associazione a delinquere e assolto Fabiani.

E la coppia Bergamo-Fazi? Quella che al telefono si confrontava su griglie  e arbitri da spedire alle squadre sotto tutela? O che concordava come mettere pressione a Rodomonti in vista dell'ormai celebre Inter-Juventus della vigilia del giorno delle elezioni in Lega Calcio? Niente uniformità: lui condannato (3 anni e 8 mesi) e lei assolta. Come assolto è uscito anche lo stesso Pasquale Rodomonti che secondo l'accusa era uno degli arbitri a disposizione della 'combriccola' . Lui e Bergamo al telefono insieme: uno condannato e l'altro assolto.

Oppure, ancora, l'incredibile scissione del destino dei massimi vertici della Figc. Franco Carraro (che era il presidente federale) prosciolto insieme al segretario Ghirelli, Innocenzo Mazzini (vice presidente) condannato a 2 anni e 2 mesi. Par di capire che secondo i giudici di Napoli nel 2004-2005 il calcio italiano era comandato solo da un pezzo della federazione e l'altro - che pure telefonava, si agitava e cercava garanzie - era totalmente estraneo.

Destini incrociati che hanno preso strade diverse. Impossibile capire il perchè prima che in cancelleria non siano depositate le motivazioni. Saranno la storia di Calciopoli secondo i giudici di Napoli e non sarà un parere di poco conto perché maturato in un dibattimento lungo tre anni nel quale sono entrate anche le telefonate 'censurate' dalla giustizia sportiva il cui peso è stato evidentemente ritenuto nullo o quasi. Serviranno 90 giorni al massimo. C'è da scommettere che non sarà un documento neutro.


Giovanni Capuano

Nessun commento:

Posta un commento