venerdì 12 agosto 2011

La coppia Agnelli-Elkann e l'elogio della strategia del Bar Sport

 

La strategia messa in campo dagli Agnelli come secondo atto della guerra sullo scudetto 2006, frettolosamente giudicata “convincente” da La Gazzetta dello Sport, con l'eccezione dell'unico punto che davvero sta a cuore ai dirigenti Fiat, e cioè il risarcimento dei presunti danni subiti, è stata finalmente tradotta per quella che è da Emanuele Gamba su La Repubblica. “Non si sa se la Juve riavrà gli scudetti ma già il solo fatto di volerli incendia le passioni, allarga il consenso, vela le delusioni degli ultimi anni. E più si alzano i toni, più il gradimento cresce” ha scritto l'inviato a Villar Perosa per raccontare la giornata che una volta era una passerella davanti agli occhi dell'Avvocato e oggi si è trasformata in una fiera di provincia da usare come cassa di risonanza di una guerra di cui tutti gli juventini per primi si dovrebbero vergognare se, come punto più alto, produce striscioni come il “Moggi signore degli Agnelli” visto a bordocampo.

Siamo insomma al Bar Sport. Dopo le minacce, le accuse alla Federcalcio di avere la coscienza sporca e la recita della relazione di Palazzi quasi fosse un mantra, la coppia Agnelli-Elkann ha scalato un altro gradino. Lo scudetto degli onesti trasformato in scudetto dei prescritti e le battute sull'età di Moratti sarebbero di troppo al bancone di un bar, figuriamoci in bocca a due capitani d'industria in erba.

Parole ad uso evidentemente interno (nel senso di mondo juventino) senza che nessuno si sia incaricato in queste settimane, o almeno in queste ore, di spiegare al numero uno della Juventus che di questo passo sarà difficile poter giocare Inter-Juventus e viceversa quando il calendario le proporrà (si inizia il 30 ottobre) e che ogni richiamo al senso di responsabilità per i tifosi suonerà vuoto e ipocrita se un presidente, per primo, si comporta come l'ultimo degli ultrà. Disperiamo che a richiamare Agnelli possa essere la Figc sin qui capace di far trapelare solo un po' di stizza per la tempistica della conferenza stampa a poche ore dalla festa della nazionale a Bari. Come se il resto non fossero problemi di Abete e soci.

La coppia Agnelli-Elkann comunque non sente ragioni. Chi ha seguito la parabola delle sue azioni stenta oggi a capire quale sia il vero obiettivo. La revoca dello scudetto all'Inter? La restituzione come se le telefonate di Facchetti cambiassero davvero la posizione della Juve moggiana? I soldi della Federcalcio? Il confine viene spostato ogni giorno più in là con il dubbio – ma ora è quasi una certezza – che a questa storia non ci sarà mai fine perché, risarcimenti a parte, si tratta solo di una strategia mediatica per far dimenticare al popolo juventino che i nuovi Agnelli non valgono quelli vecchi. Per completare la parabola del presidente-ultrà non resta ora che il rutto (libero) in tribuna durante la partita, uno striscione contro la tessera del tifoso e, in ultimo, una bella rissa con qualche tifoso avversario.

Troppo facile sottolineare come Agnelli quello vero, l'Avvocato, non si sarebbe mai piegato ad argomenti buoni giusto per la discussione davanti a cornetto e cappuccino. Infatti lui il calcio italiano lo comandava e gli bastava una battuta o anche una semplice scrollatina di spalle per far valere i suoi diritti. Andrea no. Lui ha inventato il nuovo stile-Juve. Un misto di arroganza e impotenza. Più impotenza che arroganza a dir la verità, ma evidentemente ai tifosi juventini va bene così.

Giovanni Capuano

16 commenti:

  1. E' serio scrivendo questo pezzo o lo fa solo per attirare commenti? Guardi che tutto questo l'avrebbero dovuto fare nel 2006, altro che affidarsi alla giustizia sportiva, che tanto sportiva non è stata... Prima di scrivere, vada a riascoltare la conferenza stampa di Andrea Agnelli, che le chiarirà alcuni obbiettivi. E la sola presenza di telefonate di Facchetti (santo subito, ovviamente) scagiona automaticamente la Juventus da quell'illecito strutturato che la mandò in B. Illecito derivante dalla "esclusività di rapporti con la classe arbitrale". Non pare che Moggi avesse l'esclusiva, o no? Ah, illecito strutturato che fu creato perchè non ne furono trovati di esistenti in 170.000 telefonate di quel mostro di Moggi. Cosa ne dice di informarsi prima di provare a informare? Sono quelli come lei e altri giornalisti che renderanno difficile giocare inter - Juventus, non certo le parole mirate e pesate di Andrea Agnelli.

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  2. Dice? Quali parole mirate e pesate? Quelle sull'età di Moratti? L'accusa alla Federazione di coprire atti illeciti? La volontà di prendere per atto definitivo quello che è solo il lavoro dell'accusa? A proposito di Palazzi si vada a rileggere cosa scriveva della Juve nel 2006 e come andò a finire dopo. Beato lei che considera scagionata la Juve e di pari gravità le chiamate di Moggi e quelle di Facchetti. Almeno ha delle certezze che nemmeno Signori (con la S maiuscola) in casa Juve hanno. Mi riferisco a Boniperti che anche recentemente ha invitato a mettere una pietra sopra fatto salvo il diritto per qualunque azionista della Juventus di compiere i passi che ritiene opportuni in sede civile per far valere i propri diritti (se ci sono). Il resto, gli attacchi volgari a Moratti e all'Inter o l'ottusità nel non voler capire che la Figc di Abete non poteva far altro rispetto a quello che ha fatto, fanno parte della strategia mediatica di un club che da Calciopoli in poi, con i 'nuovi' Agnelli, ha dimostrato di non avere le capacità manageriali precedenti. Quanto all'irresponsabilità di avvelenare i pozzi in vista della prossima stagione ne riparleremo avvicinandoci al 30 ottobre. Ultima annotazione: vada a rileggersi i post precedenti su Calciopoli. Ci troverà (ben prima che Della Valle scrivesse la sua lettera) la riflessione sulla necessità di un tavolo 'storico' dove ragionare su cosa fu Calciopoli. Tavolo reso impraticabile da Agnelli e dalla sua strategia da Bar Sport. Evidentemente uno striscione e gli applausi a Villar Perosa valgono di più...

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  3. il signor agnelli parla di prescrizione,e parita di diritti?
    NE VOGLIAMO PARLARE SERIAMENTE??
    DOVE STA LA PARITA' DI DIRITTI SULLA VICENDA DOPPING RIGUARDANTE LA JUVENTUS IL CASO ANDATO IN "PRESCRIZIONE"

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  4. Complimenti per il blog!! Ci sono molte notizie ed è aggiornato costantemente... Io ho appena creato il mio blog.. Ti andrebbe di creare qualche forma di collaborazione? rispondimi a calciopazzo@hotmail.com

    www.calciopazzo.blogspot.com

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  5. Gentilmente, mi può rispondere in merito alla creazione di un reato successiva al momento in cui questo sia stato commesso? Inotre le dico che le telefonate di Facchetti sono peggiori di quelle di Moggi, per il semplice fatto che non ci sono telefonate tra Moggi e arbitri. E poi perchè la figc non poteva fare altro rispetto a quello che ha fatto? Cinque anni fa con un "comunicato stampa" consegnava uno scudetto all'inter e adesso non può più fare un altro comunicato stampa? Oppure gli ordini ad Abete erano quelli e stop. Guardi che l'attacco di Agnelli è rivolto più alla figc che all'inter, proprio perchè in questi ultimi 15 anni a qualche società è atato concesso di fare qualsiasi illecito, ad altri si è data una pacca sulle spalle e ad altri in 20 giorni li si è mandati in B.
    Per RAMBO: La Juventus è stata assolta dal reato di doping (nesuna somministrazione di sostanze dopanti). In prescrizione è caduta l'accusa di abuso di somministrazione di farmaci leciti (altro reato che non esisteva, creato ad hoc per la Juventus, che caso,vero?)Il TAS di Losanna ha dichiarato la Juventus innocente, la cassazione ha dichiarato che il reato in questione non esisteva, quindi si sarebbe dovuto fare nuovo processo dunque prescrizione. Ma leggere e capire prima di scrivere no, vero?

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  6. Se ha letto i post precedenti sa come la penso. Calciopoli dell'estate 2006 fu certamente un processo imperfetto (o incompleto scelga lei). Ogni altra teoria di complotto è però buona solo per il bar sport. Quanto alle telefonate di Moggi con gli arbitri lascerei in sospeso... Del resto le tessere svizzere (non intercettate chissà perché) servivano anche per tenere quei contatti. Quanto al resto a me interessa di più l'atteggiamento di oggi di Juventus e Figc. Se mi ha letto avrà visto come, sinora unico, abbia cercato di dare una sostanza alla possibile richiesta di risarcimento danni cercando di farlo con gli strumenti più oggettivi possibili e sfatando alcuni miti frutto più della passione sportiva che della freddezza dei bilanci (ad esempio le plusvalenze e non minusvalenze realizzate con le cessioni dei big). In ultimo sulla decisione della Figc di lasciare lo scudetto all'Inter: l'esposto della Juve ha permesso una volta per tutte di chiarire che lo scudetto 2006 non fu assegnato da Guido Rossi con un comunicato stampa o un qualsiasi ato, bensì fu semplicemente assegnato in automatico perché vennero a mancare le prima due squadre classificate. Rossi semplicemente non si assunse la responsabilità di non assegnarlo facendo leva sulla discrezionalità che il codice di giustizia sportiva gli assegnava di dichiarare che esistevano forti dubbi anche sul resto della competizione. Sbagliò? I fatti sembrano dirlo, ma non perché la Juve fosse meno colpevole o perché la posizione dell'Inter fosse identica. Del resto lo scrive Palazzi solo che è più comodo non leggere quelle poche righe in cui dice che le contestazioni fatte all'Inter sono identiche a quelle che poi furono smontate dai vari gradi di giudizio per Fiorentina, Lazio e Reggina. In ogni caso senza un processo (prescrizione oggi) non esisteva la possibilità tecnica di alcuna revoca all'Inter. Sarebbe onesto spiegarlo invece di incendiare gli animi. Legittimo poi cercare giustizia in sede civile come una qualsiasi Spa italiana. Ma perché insistere con l'Inter?
    Grazie comunque per il tono dei suoi commenti

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  7. Gentile Sig. Capuano, cerco (ma non sempre riesco) di essere pacato nei commenti e mi scuso se posso essere sembrato maleducato. Mi sembra più utile cercare un confronto, in base a quanto io posso conoscere di questa storiaccia e in base a quello che può sapere lei. Diciamo che ciò che non esce bene dal 2006 è il calcio in generale, figlio di troppi interessi privati o di qualche cricca. Ora vorrei elencarle alcuni quesiti, in particolare: A) Secondo lei, la figc (Guido Rossi prima e Abete in seguito) ha svolto il suo ruolo di garante super partes? B)Senza pensare al complotto (che magari c'è anche stato, organizzato da più persone, non certo dal solo Moratti o Guido Rossi o Abete o Elkann o Montezemolo o chi più ne ha più ne metta), se certe telefonate fossero state sui giornali nel 2006, l'inter avrebbe avuto 5 anni di vittorie? C) Moggi è il solo male del calcio? D) Non le sembra che in tanti si nascondano dietro a un dito per non dare risposte? (Montezemolo, sul ritiro del ricorso al TAR nel 2006, Moratti stesso su certe telefonate, gli inquirenti che ora sono tutti a dire "io non sapevo, io non c'ero, io l'ho scritto ma qualcuno non ha copiato bene..." la figc con il "non siamo competenti" e altri che ometto). E) Non le pare che l'unico modo che al momento ha in mano Andrea Agnelli, per far luce su quanto è successo nel 2006, sia mettere sotto accusa la figc? L'inter in conferenza stampa è stata nominata 2 volte (e in un'oretta di esposizione non mi pare un'esagerazione), per quanto riguarda la prescrizione e per quanto riguarda il sedersi a un tavolo. L'obiettivo di Andrea Agnelli attualmente è la ficg, l'inter verrà dopo. Questo passaggio spiega molto bene le intenzioni della Juventus:"Come detto ci sono due strade, che sono entrambe in via di accertamento: o nel 2006 la decisione fu negligente in quanto affrettata, in quanto per ragioni che al momento non sappiamo ma che può star certo che scopriremo, non erano noti tutti i fatti, in quel caso la negligenza e l’atto illecito risiede nell’ottobre del 2006; viceversa se queste decisioni non furono dovute a negligenza perchè furono per esempio dovute ad un fatto effettivamente ignoto a coloro i quali allora giudicarono, allora l’orizzonte temporale del danno si sposta nel 2011, perchè nel 2011 dopo l’esposto che abbiamo firmato con l’avv. Chiappero abbiamo noi stessi allegato il materiale probatorio in grado di dimostrare l’erroneità di quelle decisioni e dunque di conseguenza a quel punto l’orizzonte temporale si sposta nel 2011 perchè è nel 2011 che è stata confermata quella iniquità» (avv. Michele Briamonte). Per concludere, sperando di non averla annoiata, il problema della partita inter - Juventus non si pone nel momento in cui la notizia viene riportata per quello che è dai vari giornali. Agnelli chiede se la figc si è comportata onestamente, punto. L'inter verà dopo, quando si avrà una sentenza dall'aula 216 di Napoli, quando si chiederà la revisione del processo sportivo, quando le PROVE e non i sentito dire avranno il loro peso. Allora si potrà mettere una pietra sopra al 2006. In 35 anni di vita ho imparato che la pace c'è solo quando c'è la giustizia. E la giustizia è figlia della verità. Finchè non salterà fuori TUTTO quello che è successo nel 2006, dovremo rassegnarci e subire certi spettacoli che nulla hanno a che vedere col calcio.

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  8. Proverò a rispondere in sintesi senza la pretesa di infallibilità.
    A) La Figc del 2006 fu super partes. Non è colpa di Rossi se le carte in mano allora delineavano un quadro non del tutto confermato oggi. Assolvo Abete perché la non-revoca era un passo obbligato checchè ne dica Agnelli. Le carte lo imponevano.
    B) Se certe telefonate fossero state disponibili l'Inter sarebbe stata penalizzata forse non più del Milan che in quella stagione conquistò la Champions League. Non è detto che l'Inter avrebbe iniziato la sua striscia di scudetti ma sinceramente non mi sento nemmeno di escluderlo perché il progetto di Mancini era già in corso e in ogni caso Calciopoli aveva tolto di mezzo la Juventus. Il Milan era alle prese con un periodo che definirei di riflessione da parte della famiglia Berlusconi.
    C) Forse non il solo. Di sicuro le telefonate di Facchetti (e le altre che le accompagnano) non cambiano di un millimetro la sua posizione.
    D) Nel 2006 la Juve scelse di patteggiare. A posteriori sbagliò però non va dimenticato il clima di quell'estate. Oggi credo che nessuno si nasconda dietro un dito. Semplicemente la giustizia sportiva funziona con tempi diversi da quella ordinaria.Se ha letto alcuni miei post avrà capito che io reputo centrale proprio questo tema: o si cambiano le regole oppure si accetta l'imperfezione dei processi sportivi. Abete agisce in questo quadro normativo. Se se ne vuole un altro basta dirlo. Guardi che anche per la vicenda Calcioscommesse il problema di riproporrà.
    E) Idem come sopra. La Juventus fa parte dell'ordinamento sportivo e quindi Agnelli non può far finta di non capire che è una banalità affermare che la sentenza del 2006 fu fatta senza che ci fosse completezza di notizie. Lotti per cambiare da dentro le regole, ma Moratti non gli deve nulla e Abete nemmeno. Diverso il discorso 'civile' dove la società Juventus ha tutti i diritti di provare a chiedere risarcimenti. Non so come possa provare di essere stata eccessivamente punita (al massimo si discute se altri potessero esserlo) però tentare non nuoce.

    Questo è il mio pensiero. Dello scudetto 2006 mi interessa relativamente. Più complesso è lo scenario e ritengo che l'unica eredità di questa vicenda possa essere una riscrittura delle regole della giustizia sportiva. Ma secondo lei riusciranno anche solo a pensarla i nostri dirigenti?

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  9. mi sembra, come al solito quando si parla di calciopoli, che più che chiarire le cose, si cerchi di intorbidirle, strategia purtroppo sistematicamente praticata dai media nazionali. agnelli alza i toni definendo prescritti gli onestoni? o piuttosto dice la verità, cosa alla quale siamo talmente disabituati da risultare ormai fastidiosa? parole ad uso interno? non sarebbe bene che anche gli esterni, in un rigurgito di onestà intelletuale, si chiedessero finalmente se sia stato giusto assegnare quello scudetto all'inter, provando persino a darsi una risposta, alla marzullo? dire la verità è dunque diventata prerogativa da ultimo degli ultras? sarà difficile giocare juve-inter? mi sembra che nessuno se ne sia minimamente preoccupato nel 2006. non si capisce bene la strategia!?!?!? se quel signore non ha capito cosa vuole agnelli dopo un'ora di conferenza stampa in cui sono stati espressi concetti chiarissimi, mi viene da dire solo che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. siamo al bar sport? un presidente si presenta con tre avvocati per delineare le linee della propria strategia e la cosa viene definita bar sport. qui siamo proprio all'incapacità di confrontarsi con la realtà prendendone semplicemente atto. si rifiuta a priori che certe cose accadano preferendo rifugiarsi in mondi lontanissimi. arroganza ed impotenza? solo per aver chiesto ufficialmente che venga fatta giustizia? mi permetto invece di ricordare che tra due-tre mesi a napoli si sentenzia. se le cose vanno come si spera, ne vediamo ancora delle belle.

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  10. se posso permettermi, sull'assegnazione dello scudetto, mi sembra che rossi abbia chiesto il parere dei saggi che gli ribadirono solo quello che prevedeva il regolamento. se non avesse voluto prendersi responsabilità lo scudetto non l'assegnava, stante anche la relazione finale di borrelli che nel 2006 aveva perfettamente previsto quello che sarebbe poi successo definendo l'indagine monca, non ritenendo che fosse emerso tutto.

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  11. sull'imperfezione dei processi sportivi, quando era il turno dell'inter coi passaporti falsi la figc che non aveva nessunissima voglia di giudicare, chiese addiritura un parere al presidente emerito della corte costituzionale caianiello il quale concluse che, siccome giravano parecchi soldi, era meglio aspettare la giustizia ordinaria onde non esporsi ad azioni risarcitorie. poi addirittura si piombò nel ridicolo più totale con una italianissima sanatoria a posteriori che fece ridere tutto il mondo. è inutile, da qualsiasi parte la si guardi, non c'è una sola circostanza che torni. le sicurezze che vedo esporre così a cuor leggero mi sembrano figlie di una certa superficialità.

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  12. sig. capuano, non per romperle a tutti i costi i marroni, ma secondo me lei ogni tanto scrive delle pure assurdità, per dirla fuori dai denti, da ultras interista. prendiamo il punto E del suo ultimo post. i fatti, che si voglia o no, sono: a napoli, grazie al principale imputato che se le è profumatamente pagate e pazientemente cercate, vengono fuori telefonate non irrilevanti di una pletora di dirigenti calcistici tra cui quel moratti che secondo lei non deve niente, ma che nel 2006, lasciò condannare senza battere ciglio la juve per rapporti ESCLUSIVI con i designatori. la figc di quell'abete che secondo lei non deve niente alla juve fa il gioco delle tre scimmiette. agnelli a quel punto presenta un esposto in cui è costretto a far notare a quella gente quello che è di pubblico dominio. palazzi fa coraggiosamente trascorrere un anno e, il giorno dopo che è andato tutto in prescrizione, se ne esce col suo bel documento im cui dice che l'inter è da illecito sportivo(retrocessione), ma che è tutto abbonato per prescrizione. la figc va oltre ogni limite e non è capace neanche di ritirare quella vergogna che è il cartone del 2006. a quel punto, come esposto chiaramente nella famosa conferenza stampa di agnelli, per la juve diventa questione di SOPRAVVIVENZA che si smetta di prenderla per i fondelli a adisce le vie legali.e lei scrive "Agnelli non può far finta di non capire che è una banalità affermare che la sentenza del 2006 fu fatta senza che ci fosse completezza di notizie". senta, ma non pare di essere un bel po' fuori?

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  13. Posto due link che puntano alle moitivazioni della sentenza calciopoli in primo grado e del successivo appello:

    http://snurl.com/umnlx (primo grado)
    http://snurl.com/v3vy4 (appello)

    Qualcuno mi mostra esattamente in quale punto delle motivazioni delle due sentenze si parla della "esclusività dei rapporti di Moggi con la classe arbitrale"?

    Grazie.

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  14. caro abolrish, forse non lo sai, ma al processo di napoli è passato alla storia il "piaccia o non piaccia non ci sono telefonate di altri dirigenti sportivi" pronunciato dal pm narducci che così si è dato una bella bottigliata sui marroni. e i due processi sportivo e penale si basano entrambi sulle informative dei carabinieri. a meno che narducci delirasse, è evidente che dalle informative si deduce che i rapporti sono esclusivi dell'associazione a delinquere. i giudici sportivi sanno benissimo che ciò non è vero per cui, da veri volponi, evitano di usare il termine per non essere smentiti, ma è evidente che lo sottintendono. da una parte ci sono i buoni, dall'altra i cattivi. conditio sine qua non per poter condannare. ma la storia li ha già smentiti. resta solo di ufficializzare la cosa, ma non manca molto....

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  15. Mi scusi il ritardo nella risposta.
    Tralascio la questione-ultras perché mi sembra che sulla vicenda i campi siano abbastanza ben definiti.
    Sul merito resto della mia idea. Non se ne abbia a male. Come direbbe Agnelli non ce l'ho con la Juventus ma con un sistema incapace di comprendere la portata della questione posta da Agnelli. Negli anni 80 Milan e Lazio furono mandate in serie B e pagarono con un decennio di affannosa rincorsa al calcio ad alti livelli rischiando anche di sparire. Nessuno invocò soluzioni extra-calcistiche anche se pure allora non esisteva la certezza che nel processo sportivo fosse compreso davvero tutto.
    Se non l'ha capito io sono per un cambiamento delle regole perché nel 2011 delle società per azione non possono più essere giudicate sulla base di un 'patto tra gentiluomini' quale è il Codice di giustizia sportiva e la sua autonomia.
    Che si faccia una lotta per questo. Il resto è noia e faziosità spinta alle estreme conseguenze nella quale tutti potranno sempre ritenere di avere diritto all'ultima parola.
    Saluti

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  16. Mi scusi rommando ma la juventus sta ricorrendo - presso varie sedi - contro la requisitoria di un PM? oppure contro le motivazioni di una sentenza? Perché le due cose sono diverse come ogni persona normale sa bene.

    La requisitoria di un PM non ammette ricorsi perché non ha effetti giuridici. Una sentenza ha effetti giuridici. E una volta note le motivazioni di una sentenza si ricorre impugnando quelle motivazioni. Faccio il disegnino: si ricorre perciò contro *quelle* motivazioni di *quella* sentenza.

    E "piaccia o non piaccia" le motivazioni delle due sentenze sportive non parlano in *nessun punto* di una esclusività dei rapporti della Juventus con la classe arbitrale.

    Oltretutto il fatto stesso che sono state condannate anche altre squadre (Fiorentina ad esempio) nega di fatto l'esclusività della Juventus in quei rapporti.

    In pratica i giudici condannano la Juventus per una determinata cosa e la motivano in più di trecento pagine, e il suo argomento parla di una cosa che in quelle sentenze e nelle relative motivazioni non c'è.

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