lunedì 8 agosto 2011

L'Inter che vende i migliori e le mezze verità di Branca e Moratti



La brutale schiettezza con cui Sneijder ha spiegato che, se succederà, non cambierà squadra per sua volontà ma per un disegno economico dell'Inter, ha sollevato il velo sulle tesi di comodo date in pasto in queste settimane ai tifosi nerazzurri. Sneijder non verrà ceduto perché vuole nuovi stimoli, certezze sul ruolo, un ritocco di ingaggio o chissà cos'altro. Lo farà perché, come ha spiegato lui stesso, “... per l'Inter il denaro è necessario ed evidentemente anch'io sono in vendita per il prezzo giusto”. Punto. Lo stesso vale per Eto'o ed è sospetto il moltiplicarsi di spifferi sulle presunte incomprensioni tra il camerunense e Gasperini che raccontano vicende interne allo spogliatoio e che tali dovrebbero rimanere.

Malgrado le rassicurazioni fornite ancora qualche giorno fa da Moratti, l'Inter non si sta rinforzando né lo farà nelle prossime settimane. Non esiste nessuna ragione tecnica nel sostituire Sneijder con Kucka, Casemiro o qualunque altro nome. E non esiste nessuna ragione tecnica (e nemmeno economica) nel pensare di cedere Eto'o per imbarcare Tevez. L'Inter si sta indebolendo perché costretta dal fair play finanziario e da una gestione pessima o, al meglio, che ha raccolto quanto finalmente poteva senza pianificare troppo il futuro. Non è un caso, ma la radice della malattia, se il monte stipendi supera i 150 milioni di euro mentre, ad esempio, il Milan viaggia verso quota cento.

Le scelte di Moratti sono, dunque, obbligate e dolorose. Il 10 giugno questo blog (http://calcinfaccia.blogspot.com/2011/06/mercato-inter-chi-conviene-che-si-parli.html) aveva già scritto che le voci su fantomatiche offerte per Julio Cesar e Maicon facevano gli interessi dell'Inter. Il tempo si è incaricato di confermarlo. Moratti avrebbe fatto volentieri cassa con i due brasiliani e li ha messi sul mercato. Nessuno ha avanzato richieste se non per Sneijder ed Eto'o. Il prezzo a cui andranno via non sarà quello giusto: 35 milioni l'olandese e una trentina l'attaccante quando Sanchez, Pastore e Aguero sono stati quotati oltre 40. Non è il prezzo giusto ma è la legge della domanda e dell'offerta. La stessa che ha obbligato l'Inter nelle ultime tre stagioni a vendere i pezzi pregiati Ibrahimovic e Balotelli mentre gli ultratrentenni rimanevano al loro posto.

A fronte di questo scenario è troppo chiedere a Moratti di uscire allo scoperto e usare il credito accumulato nel recente passato per spiegare cosa sta succedendo evitandoci il balletto quotidiano di dichiarazioni incrociate e contrastanti tra lo stesso Moratti, Branca e Paolillo? Ancora ieri un infastidito Branca ha risposto ai giornalisti: “Chiedete a Sneijder”. Risposta sbagliata, l'ennesima di questa estate che sta esasperando i tifosi. Che sia lui, insieme al presidente, a sollevare il velo sulle strategie. E' il minimo che devono alla gente. E' il punto di partenza per costruire un nuovo ciclo vincente.

Giovanni Capuano

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