venerdì 9 settembre 2011

Il terzo tempo di Toniolatto, i tifosi che non ci credono e lo strano caso della doppia personalità di Pianigiani


UNA SQUADRA IN INFERMERIA – Viviano, Maicon, Mexes, Britos, Taiwo, Pizarro, Flamini, Thiago Motta, Lamela, Robinho, Floro Flores. A che posizione in classifica potrebbe aspirare questa formazione (con in panchina Chivu Juan, Kroldrup, Pasquato, Poli, Inzaghi e Barreto)? Certamente lotterebbe alle spalle delle prime. E’ la squadra degli infortunati che guarderanno il debutto in campionato dall’infermeria. Se il buongiorno si vede dal mattino sarà un’altra stagione in cui gli infortuni rischiano di diventare una variabile decisiva soprattutto nella lotta per lo scudetto. Un anno fa Benitez cominciava a fare i conti con il logorio dei muscoli degli eroi del Triplete. Leonardo non è stato da meno e oggi a Gasp viene il sospetto che possa non trattarsi di un caso. Tremano anche Gasp e Allegri. Meno male che le rose sono ancora più extralarge rispetto al passato…

IL TERZO TEMPO DI TONIOLATTO – A proposito di cultura sportiva invidiamo la Francia dove L’Equipe può permettersi di dedicare l’intera prima pagina alla presentazione del Mondiale di rugby al via nel fine settimana in Nuova Zelanda. D’accordo che i galletti partono tra i favoriti e i nostri no, ma è comunque istruttivo fare un paragone con i giornali sportivi italiani della stessa giornata. Sulla prima della Gazzetta zero rugby ma spazio per le confessioni sugli amori della Pellegrini e gli schiaffi del Giro di Padania. Sul Corriere dello Sport se ne parla a pagina 20 in una rubrichetta (sponsorizzata) ribattezzata “Il terzo tempo di Toniolatto” che ci informa di come abbia annunciato su Facebook la sua prossima paternità (auguri). Su Tuttosport tre colonnine a pagina 16 con meno centimetri quadrati di quelli dedicati alla foto della bellissima Elisa che parteciperà a Miss Mondo e, certamente, molti meno dell’imperdibile rubrica “Gossip Naturale e Frizzante”. Oggi CorSport e Tuttosport rimediano con due inserti dedicati (e ampiamente sponsorizzati) ma le prime pagine restano tabù. Meglio raccontare della sfida di Magnini con i delfini all’acquapark…

LE TELEFONATE DI PIANIGIANI – Non vorremmo essere nei panni di Pianigiani-allenatore di Siena quando dall’altra parte del telefonino sentirà la voce del Pianigiani-ct intimargli di aiutarlo a costruire giocatori italiani di alto livello per la nazionale azzurra. Uno strano caso di sdoppiamento della personalità in cui il Pianigiani-ct chiederà al Pianigiani-allenatore di comportarsi esattamente al contrario di quanto fatto finora. Il tecnico di Siena gli racconterà di aver inserito Aradori e Carraretto in un gruppo ai vertici in Europa. Quello della Nazionale gli spiegherà che non bastano le briciole (meno di 600 minuti in due in tutta l’Eurolega, addirittura solo 28 nella Final Four con la miseria di cinque tiri a canestro sui 129 tentati dal Mps a Barcellona) per far crescere i giovani. Non vorremmo essere nei panni del Pianigiani-allenatore. Soprattutto se il Pianigiani-ct decidesse di trattarlo come i suoi nell’ormai celebre timeout salva-dignità contro Israele.

ANTIPATICI E POCO CREDIBILI – Dell’inchiesta di Repubblica sullo stato di salute del calcio italiano è stato ripreso soprattutto il dato che vede per la prima volta sotto il 50% la percentuale di persone che esprimono una preferenza per una squadra. I tifosi calano ed è un dato oggettivo e preoccupante oltre che banale da sottolineare. Basta andare negli stadi per vedere i seggiolini vuoti. Molto più interessanti, invece, le risposte degli appassionati ad altri quesiti posti dalla ricerca. Ad esempio più della metà dei tifosi continua a pensare che dietro gli errori degli arbitri ci siano complotti di palazzo. O, ancora, considerano Calciopoli una montatura costruita per distruggere la Juventus e (addirittura per due terzi) il calcioscommesse come una vicenda che in realtà vede coinvolte le società al massimo livello. Pochi, brutti e incattiviti. Se si cominciasse a lavorare sulla qualità del pubblico del calcio forse si potrebbe ottenere qualche risultato anche numerico. Ma siamo in Italia. Un paese dove il presidente della società più importante può rivendicare urlando in un microfono gli scudetti revocati mentre il presidente della federazione lo guarda compiaciuto dalla tribuna…

2 commenti:

  1. il corriere dello sport ha allegato uno speciale sul mondiale di rugby. mi sembra di 8 pagine. discreto

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  2. Scritto. Opera meritoria e ampiamente sponsorizzata

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