lunedì 30 aprile 2012

Clamoroso Mou: "Ibra, vuoi venire al Real?". E lo svedese non chiude la porta...



La telefonata sarebbe partita dal cellulare di Josè Mourinho a metà marzo: “Vorresti venire al Real Madrid?”. Destinatario Zlatan Ibrahimovic, lo svedese trascinatore del Milan di Allegri che proprio in quei giorni stava per entrare nel ciclo di partite decisive della stagione: doppio confronto con il Barcellona e volata scudetto. Sfide ‘bucate’ dallo svedese con eliminazione dalla Champions e sorpasso subito dalla Juventus in campionato. Ora il quotidiano spagnolo ‘El Confidencial’ pubblica il clamoroso retroscena che viene ripreso anche dall’autorevole ‘Mundo Deportivo’.

Il miracolo di Strama: più punti di Mou per giocarsi la riconferma



L’ultima investitura è stata anche la più pesante perché per la prima volta è stato il presidente Moratti ad esporsi in prima persona promuovendo non solo il lavoro a livello psicologico ma anche quello tattico di Stramaccioni. “Mi sembra che faccia giocare molto bene la squadra” ha detto lasciando San Siro dopo il successo sul Cesena che riapre i giochi-Champions.

mercoledì 18 aprile 2012

Il mondo di Inter e Bayern capovolto due anni dopo Madrid


di Giovanni Capuano

Davvero non era possibile rinnovare l'Inter dopo la notte del trionfo di Madrid garantendo, seppure a investimenti ridotti, ancora un futuro a un gruppo che si era dimostrato vincente? La storia del Bayern Monaco dice che si poteva. Anzi, si doveva fare perché sarebbe bastato un progetto e spese mirate per non disperdere un patrimonio di credibilità e talento che, seppure logoro, avrebbe probabilmente evitato di chiudere la sua parabola con un tracollo così rapido. Il paragone viene spontaneo dopo aver visto il Bayern schiantare il Real Madrid di Mourinho nella semifinale d'andata della Champions League.

INDISCRETO - Champions e rischio per Lazio e Napoli, ma la norma Uefa 'anti-scommesse' non colpirà le italiane



Pronostico semplice: quella in arrivo sarà un’estate torrida per il calcio italiano che rischia di ripiombare nel clima di tutti contro tutti giù vissuto nelle settimane calde di Calciopoli nel 2006 con forte imbarazzo della nostra Federcalcio nei confronti dell’Uefa. I processi sportivi saranno solo uno dei capitoli sul tavolo. Club e Figc dovranno infatti anche garantire a Platini l’integrità morale delle società iscritte alle coppe europee per non incorrere nel bando previsto dall’aprile del 2007 da una norma costruita proprio dopo il caso del Milan, iscritto contro voglia alla Champions malgrado le penalizzazioni per Calciopoli.

lunedì 16 aprile 2012

INDISCRETO - La lotta per la successione a Beretta dietro alla guerra dei calendari



Cosa spinge i presidenti delle società italiane ad esporsi alla figuraccia di queste ore divisi tra slittamento e recupero della giornata saltata per la morte di Morosini? Difficile pensare che ci siano solo piccole questioni di bottega dietro alla crociata di alcuni. Qualche giocatore a rischio di squalifica o infortuni da evitare prima di un match decisivo. No. Quello che sta accadendo in queste ore altro non è che l’ennesima battaglia che si combatte sui resti della Confindustria del nostro calcio in attesa dello scontro totale di giugno quando Beretta farà le valigie e la Lega dovrà darsi un nuovo presidente.

Addio Petrini, l'uomo che ci aveva già spiegato tutto...



Da tempo ormai sapeva che il suo destino era segnato. Conviveva con un tumore alla testa che lo aveva colpito, lottava come un leone pur sapendo che si sarebbe solo trattato di una lunga agonia. Carlo Petrini, però, non aveva smesso di combattere per le sue verità e per smascherare il marcio del mondo del calcio così come faceva da quando quel mondo aveva lasciato con addosso il marchio infame del corrotto, travolto dal grande scandalo del calcioscommesse di inizio anni Ottanta.

giovedì 12 aprile 2012

I bookmaker internazionali denunciano: anomalie su Chievo-Siena del 25 marzo scorso


di Giovanni Capuano

Le rassicurazioni arrivate nei giorni scorsi dalle autorità italiane non hanno convinto i responsabili del sito di scommesse austriaco Sks365 che oggi hanno deciso di presentarsi alla Procura di Cremona con tutte le carte relative a Chievo-Siena dello scorso 25 marzo. 

Alex e gli altri: perché dovrebbero farsi da parte?


di Giovanni Capuano

Se li chiamate vecchi c’è il rischio che si offendano. Se cercate di tenerli fuori la certezza che mettano il muso perché sicuri di poter rendere quanto e più dei ragazzi che premono alle loro spalle. Che poi lo dimostrino tutti insieme in una sola notte è uno di quegli scherzi che solo il calcio sa regalare. Le prodezze di Del Piero e Totti, le corse di Zanetti, le parate di Buffon e gli sbuffi di Reja sono l’immagine più bella che l’ultima giornata di campionato infrasettimanale regala agli archivi.

mercoledì 11 aprile 2012

E Gattuso paragona Conte ad Al Pacino...



Il paragone è impegnativo ma siccome viene da uno come Gattuso che di grinta se ne intende per Conte deve essere considerato un complimento sincero: “Dopo quel discorso alla squadra mi è sembrato come Al Pacino. Mi sono gasato anch’io” ha detto Ringhio riferendosi al faccia a faccia tra Conte e la Juventus a Vinovo. L’allenatore bianconero aveva chiesto ai suoi di non mollare e di costringere il Milan “a sputare sangue” per conquistarsi lo scudetto.

martedì 10 aprile 2012

Gelo tra Berlusconi e Allegri: senza scudetto pronta una rivoluzione



L’ultimo contatto diretto e certo tra i due risale alla notte di Milan-Barcellona quando Silvio Berlusconi, sceso negli spogliatoi, si congratulò con Guardiola per il gioco espresso dai suoi e lasciò Allegri con una carezza stretta in un pugno. La carezza dell’orgoglio per aver costretto al pareggio la squadra più forte del mondo e il pugno delle “osservazioni” sulle scelte del suo tecnico. Di quel Milan non gli era piaciuto quasi nulla. Non il gioco offensivo e nemmeno le marcature come le immagini rubate in tribuna del dialogo fitto tra lui e Galliani mostrarono impietosamente.

lunedì 9 aprile 2012

Le scuse di Balo per non perdere Euro2012: ma Prandelli gli aveva già lanciato un ultimatum...



Ci ha pensato su una notte e poi ha deciso che doveva chiedere scusa. Non tanto per ricucire con i fili di una storia con il City che sembra davvero arrivata ai saluti finali, quanto spaventato dall’eco dell’ultima espulsione sui media di mezza Europa. Un’eco arrivata fino alle orecchie di Cesare Prandelli e che rischia di tenerlo a casa in occasione dello stage di aprile mettendo in dubbio la stessa partecipazione ad Euro2012. E’ questo che ha spinto Balotelli ad alzare il telefono e a chiamare il ct prima di dettare, attraverso il fido Raiola, le sue scuse: “Mi dispiace molto per quello che è successo, per la delusione data al Manchester City e in particolare a Roberto Mancini, che stimo e a cui voglio bene”.

giovedì 5 aprile 2012

INDISCRETO - E il Milan 'licenzia' Meersseman il 'mistico'


di Giovanni Capuano

L’incredibile intervista di Jean Pierre Meersseman a ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui l’uomo che per ultimo ha cercato di risolvere i problemi muscolari di Pato, avallandone il ritorno all’attività nella sfortunata trasferta di Barcellona, delinea la situazione del brasiliano come quasi irrecuperabile ha lasciato il segno in casa Milan. Non poteva passare inosservata nella casa di Milan Lab e, infatti, la società ha scelto la forma più ufficiale possibile sul proprio sito per smentirne integralmente il contenuto.

mercoledì 4 aprile 2012

Milan, oltre la rabbia i numeri: in quattro partite solo 9 tiri in porta contro il Barca


di Giovanni Capuano

Se il calcio fosse una scienza esatta il Camp Nou avrebbe dovuto essere la tomba anche delle ambizioni dell’Inter di Mourinho. Invece non accadde perché le partite e la Champions in particolare sono spesso decise da episodi e dettagli e così, malgrado un superiorità schiacciante nei numeri (nella foto il tabellone di quella partita), in quella notte il passaporto per la finale di Madrid lo timbrarono i nerazzurri lasciando a Messi e compagni solo i rimpianti. Il calcio non è scienza e, dunque, oggi si può tranquillamente discutere dei rigori dati al Barcellona così come allora si passò sopra con leggerezza sugli episodi che indirizzarono quella partita dopo una gara d’andata che al pari della sfida di una settimana fa a San Siro aveva lasciato l’amaro in bocca a Guardiola.

martedì 3 aprile 2012

La leggenda degli 'zero tituli' e la memoria corta di Mourinho



Anche i migliori sbagliano e Josè Mourinho, nella lunga e bella intervista concessa al ‘Corriere della Sera’ ha sbagliato. Non quando evita di chiarire se il suo futuro sarà ancora sulla panchina del Real Madrid o altrove. O nemmeno quando parla di sè come di un vincente. A tradire lo Special One è la memorie delle due stagioni trascorse all’Inter e la ricostruzione di quello che è diventato un tormentone celebre in tutto il mondo. Ricordate gli ‘zero tituli’?

ESCLUSIVO - Parla Mutti: "Gillet? Non ricordo, ma rivendendo certi episodi i dubbi vengono"



La sua storia a Bari è stata lunga 101 giorni. Non abbastanza per salvare una squadra ereditata già con un piede e mezzo in serie B, sufficienti però per essere testimone diretto e involontario di quello che il Gip del Tribunale di Bari ha definito un vero e proprio mercimonio, con calciatori impegnati a vendersi al miglior offerente per monetizzare un finale di stagione senza prospettive agonistiche. “Oggi vedendo certi gol e certi episodi il dubbio viene” racconta Bortolo Mutti, tecnico subentrato a Ventura il 10 febbraio e retrocesso insieme a Masiello e compagni.

lunedì 2 aprile 2012

DOSSIER - Nicchi: "A Catania non era gol". E senza errori la Juve sarebbe prima in classifica...


di Giovanni Capuano

Una guerra combattuta a colpi di dossier. Nessuno ufficialmente depositato presso Federcalcio e organi competenti eppure sbandierati al momento opportuno per rivendicare i torti subiti dimenticando magari qualche vantaggio avuto. Delle polemiche tra Milan e Juventus ormai tutti sanno tutto. Il dossier bianconero (7 punti persi a causa di rigori non dati) e quello pret-à-porter di Galliani e Allegri dopo il gol fantasma di Catania. Chi ha ragione? Panorama.it ha provato a mettere in fila torti e favori di tutto il campionato e ha scoperto che senza sviste degli arbitri alla fine le due contendenti si troverebbero più o meno dove sono: 67 (o 65) punti il Milan (oggi ne ha 64) e 66 la Juventus (che ufficialmente è a quota 62).