giovedì 5 aprile 2012

INDISCRETO - E il Milan 'licenzia' Meersseman il 'mistico'


di Giovanni Capuano

L’incredibile intervista di Jean Pierre Meersseman a ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui l’uomo che per ultimo ha cercato di risolvere i problemi muscolari di Pato, avallandone il ritorno all’attività nella sfortunata trasferta di Barcellona, delinea la situazione del brasiliano come quasi irrecuperabile ha lasciato il segno in casa Milan. Non poteva passare inosservata nella casa di Milan Lab e, infatti, la società ha scelto la forma più ufficiale possibile sul proprio sito per smentirne integralmente il contenuto.


La nota è apparsa a metà pomeriggio dopo qualche ora di riflessione e dopo aver ricevuto i risultati degli accertamenti medici sui delicati muscoli del giocatore che nei 14 minuti disputati al Camp Nou hanno subito una “lesione tra il 1° e il 2° grado al bicipite femorale della coscia sinistra” con prognosi indefinibile e nuovi controlli tra due settimane. Il testo del comunicato ufficiale è nettò: “Tutto l’A.C. Milan è fortemente determinato a risolvere in modo positivo e nel termine più breve i problemi muscolari di Alexandre Pato. Numerose strade sia diagnostiche sia terapeutiche restano aperte e non c’è dubbio che l’attuale situazione sarà superata in modo soddisfacente. Pato tornerà presto ancor più forte di prima”.

Era impossibile per Adriano Galliani e i vertici di via Turati lasciare senza risposte le parole di Meersseman, uno dei due medici volato negli Stati Uniti con Pato lo scorso 26 marzo per un consulto alla Life University of Marietta di Atlanta in Georgia al cospetto del professor Frederick Carrick. Cosa aveva detto Meersseman? “Mi prendo le mie responsabilità anche se non so quali siano. La stagione di Pato è finita e, soprattutto, quando sarà guarito ancora una volta saremo punto e a capo” erano state le parole del luminare belga. E poi era arrivato l’affondo più pesante: “E’ stato ovunque, dalla Germania all’America, stuoli di medici e terapisti l’hanno visto e curato. Non so più a che santo votarmi. Ho chiesto alla mia consigliera spirituale di pregare per lui”.

Proprio così. Pato irrecuperabile o quasi ("Chi si prenderà la responsabilità di rimandarlo in campo?”) e ricorso alla preghiera per trovare la soluzione ai suoi guai. La nota del Milan smentisce Meersseman su due punti fondamentali. Intanto non è vero - dice la società - che la stagione di Pato sia già conclusa perché tutti sono “determinati a risolvere in modo positivo e nel più breve tempo” i problemi muscolari perché “Pato tornerà presto più forte di prima”.

E poi non corrisponde al vero che non esistono più tentativi da perseguire e anzi “numerose strade sia diagnostiche sia terapeutiche restano aperte” per la guarigione del Papero. Una sconfessione su tutta la linea che serve ad aiutare Pato, descritto come depresso e infuriato per quanto gli sta accadendo tanto da aver chiesto d’ora in poi di essere coinvolto in tutte le scelte mediche che lo riguardano, e a salvaguardare il Milan stesso dal rischio di veder deprezzarsi definitivamente un investimento importante. I tempi in cui Pato veniva valutato oltre 30 milioni di euro (gennaio) sono lontani.

Oggi le condizioni del brasiliano rendono impossibile una sua valutazione e, soprattutto, difficile un eventuale collocamento sul mercato. Se poi ad avallare l’idea che Pato sia irrecuperabile è lo stesso medico che per ultimo l’ha avuto in cura… Difficile in ogni caso che Pato possa tornare in campo prima della fine della stagione. Lo stiramento patito al Camp Nou è il 14° dal gennaio del 2010 e lo porterà ad aver saltato alla fine ben 66 partite ufficiali in due anni e mezzo, 33 nella sola ultima stagione. Numeri non sopportabili per un ragazzo di 22 anni il cui contratto scade nel giugno del 2014 e sul quale il Milan ha deciso di puntare nuovamente dopo averlo quasi ceduto al Psg per far posto a Tevez. Una scelta che ora molti tifosi rimpiangono ma che fu presa dal presidente Berlusconi in persona. I dubbi sul futuro del brasiliano a Milanello ora si sono moltiplicati, ma senza guarigione sarà impossibile pianificare una strategia.

1 commento:

  1. e zeman che ne pensa? va bene che i coscioni non sono quelli di vialli o del piero, ma da un uomo tutto d'un pezzo come il boemo sarebbe lecito aspettarsi qualche commento...ma denudare il re forse è un'impresa al di fuori delle sue possibilità come di quelle di tanti altri.

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