venerdì 20 gennaio 2012

ESCLUSIVO - Paolillo: "Il calcio europeo a un passo dal crac e gli sceicchi rispettino le regole"


di Giovanni Capuano
 
Il calcio europeo cammina su una sottile lastra di ghiaccio portando sulle spalle un fardello pesante. Una situazione che, invece di migliorare, peggiora. Un anno fa Michel Platini definiva “immorale” la situazione patrimoniale dei grandi club: denunciavano perdite stagionali per 1,2 miliardi di euro. Oggi il fardello è diventato ancora più insostenibile: 2 miliardi di euro di deficit nei soli bilanci chiusi al 31 dicembre 2011. “E’ l’indicazione chiara che dobbiamo fare qualcosa” dice Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, un passato nel mondo della finanza, braccio destro del presidente Uefa Platini sul tema del Fair Play Finanziario.

Un concetto che verrà ribadito con forza anche martedì prossimo a Ginevra quando i dati della situazione finanziaria verranno presentati nella loro drammaticitò. Paolillo usa un’immagine di grande impatto: “Ricordate il timore nel 2007 che l’esplosione dei derivati provocasse il disastro dei mercati finanziari? Non essere intervenuti ha provocato la crisi a partire dal caso Lehman Brothers. Il calcio europeo oggi è esattamente in quella posizione”.

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