giovedì 19 gennaio 2012

Le solite vittime del Generale Inverno



di Giovanni Capuano

Amici, parenti e giornalisti compresi, ieri sera nella ghiacciaia di San Siro erano 1.920 i coraggiosi che si sono sciroppati i 126 minuti di Milan-Novara. Qualcuno se ne era certamente già andato durante i tempi supplementari, spiazzato dal pareggio in extremis dei piemontesi e vinto dal freddo. Fortunati loro. E' vero che si sono persi il gol-partita di Pato, ma si sono risparmiati anche l'ecatombe di piccoli e grandi problemi muscolari che ha colpito molti dei giocatori rimasti sul prato sofferente del Meazza quando la mezzanotte si avvicinava velocemente.


E' in questo scenario che Pato si è fatto male. Un dolore alla coscia sinistra che lo ha convinto a tirare dritto verso gli spogliatoi con lo sguardo nero dei giorni peggiori. Difficile dare torto a un ragazzo che è alla quattordicesima fermata ai box negli ultimi tre anni. La prima nel gennaio del 2009 contro il Genoa. L'ultima a settembre durante Milan-Udinese: stiramento al bicipite femorale della coscia destra con stop di due mesi esatti. Un vero e proprio calvario. 

Dieci infortuni muscolari, sette alla coscia destra e tre a quella sinistra che si è indurita improvvisamente negli istanti finali della sfida di Coppa Italia contro il Novara giocata con il termometro sotto lo zero. Se serviva una conferma della fragilità muscolare del brasiliano eccola servita. Il caso preoccupa Galliani che nel 2010 aveva conteggiato per il Papero almeno 150 giorni di assenza forzata per cause fisiche e che, proprio per quello, lo aveva spedito nel dicembre dello stesso anno a consultare l'ortopedico William Garrett della Duke University per studiare un piano personalizzato di allenamento. Tutto inutile almeno a giudicare i risultati. 

Pato è fragile e andrebbe preservato magari evitandogli il tour de force dell'ultima estate : infortunio, poi recupero in extremis per la Coppa America, vacanze, Supercoppa a Pechino, ancora vacanze interrotte causa k.o. di Ibra a fine agosto e infine aggregato al gruppo. E, forse, evitandogli notti di gelo come quella di ieri anche se il discorso dovrebbe essere allargato a tutti e anche lo stiramento di Forlan nei minuti di recupero del derby è una conferma dei rischi corsi nelle notturne invernali. 

Il calendario imposto da televisioni e Lega Calcio sfiora la follia. Tra ieri e il 5 febbraio, nelle settimane più fredde dell'anno, sono programmate ben 21 gare serali in 19 giorni. Solo in due casi (Napoli-Inter o Genoa del 25 gennaio e Roma-Inter del 4 febbraio) si scenderà al sud. Altrimenti tutto compreso tra Milano, Novara, Bergamo, Parma, Verona e Torino con la Juventus che ne avrà addirittura quattro in dieci giorni. Il buonsenso? Venduto a caro prezzo alle tv e pazienza se poi lo spettacolo è quello di San Siro. Per Inter-Genoa verrà aperto solo il primo anello. Difficile si superi lo scoglio delle poche migliaia di coraggiosi.

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