venerdì 30 marzo 2012

L'inflazione a doppia cifra di San Siro


di Giovanni Capuano

Non sarebbe male se l'Uefa mettesse fine alla guerra dei prezzi sui biglietti delle partite delle coppe europee che sta attraversando come un virus gli stadi di tutto il continente. Sarebbe prima di tutto una questione di rispetto verso i tifosi perchè è davvero inaccettabile la mancanza di reciprocità tra club per la quale chi affronta una trasferta per vedere il Barca a San Siro arriva a pagare un terzo di quello che costa il tagliando per chi da Milano muove verso la Catalogna.

DOSSIER - Il calcio in crisi versa un miliardo di euro in tasse allo Stato



Il calcio è una gallina dalle uova d’oro che ogni anno garantisce solo in tasse più di un miliardo di euro allo Stato italiano. Cifra che è la somma di tutte le forme di contribuzione diretta, indiretta e previdenziale cui sono assoggettate le oltre 71mila società attive, di cui 107 professionistiche e una decina - le big di serie A - che da sole assicurano un gettito fiscale da centinaia di milioni di euro. Il dato pubblicato all’interno del Report elaborato dal centro studi della Figc illumina di luce diversa un mondo considerato tradizionalmente beneficiario di grandi attenzioni da parte dello Stato e poco capace di restituire allo stesso un adeguata contropartita.

mercoledì 28 marzo 2012

ESCLUSIVO - L'elogio della follia di Orrico



Ci fu un’altra stagione in cui venne di moda affidarsi a giovani allenatori perché a qualcuno era andata bene. Era l’inizio degli anni Novanta. Il Milan aveva Sacchi, Inter e Juventus scommisero su Orrico e Maifredi. Non andò bene, ma le scelte di oggi ricordano da vicino quelle di allora. “Il calcio è fatto di cicli” spiega a Panorama.it Corrado Orrico che promuove Montella, boccia la Roma e incoraggia Moratti: “Finalmente ha capito che non può dare in mano un’auto come l’Inter ad allenatori troppo equilibrati e moderati” anche se il suo errore fu non scegliere Mihajlovic dopo l’addio di Mourinho”.

Due domande sulla 'carrambata' di SuperMario ad Appiano


di Giovanni Capuano

Gli unici che non hanno creduto alla tesi della 'carrambata' o di un gesto goliardico da parte di Balotelli sono stati gli inglesi che, infatti, sui tabloid oggi hanno definito la comparsata a reti unificate di SuperMario ad Appiano Gentile "un gesto improprio". Perché è difficile credere che tutto sia avvenuto per caso come è stato raccontato.

martedì 27 marzo 2012

Poli, Faraoni e gli altri: la meglio gioventù interista che Stramaccioni dovrà rilanciare



L’Inter di Stramaccioni potrebbe tornare indietro di dieci anni rispetto a quella di Ranieri compiendo allo stesso tempo quel balzo nel futuro che Moratti e i dirigenti attendono come ossigeno in vista della seconda parte dell’operazione fair play. L’esonero di Ranieri è stato dovuto anche a questo e non solo ai risultati completamente mancati negli ultimi due mesi. La rifondazione interista necessita che si passi attraverso un robusto inserimento di forze fresche e la cocciutaggine con cui Ranieri si è legato alla vecchia guardia rischiava di far buttare via altro tempo.

lunedì 26 marzo 2012

Il bivio di Del Piero e la tentazione di lasciare da campione


di Giovanni Capuano

Alex Del Piero non viveva da una vita una settimana così. Una settimana da Del Piero vecchia maniera, con Milan e Inter infilate in sequenza, applausi non di circostanza e la sensazione piacevole di essere tornato all'improvviso al centro della Juventus. Una mezza rivincita verso chi si ostina a considerarlo ormai finito anche se l'addio al mondo-Juve rimane in ogni caso l'ipotesi più probabile a fine stagione. I guizzi contro le milanesi gli sono valsi infatti solo una timida apertura da parte di Conte: "Il futuro? Ci sarà tempo per parlarne". Punto e basta con un pizzico di imbarazzo nel riaprire una ferita non ancora sanata in una notte che per la Juventus e i suoi tifosi ha significato la chiusura di un lungo cammino iniziato nell'estate del 2006.

sabato 24 marzo 2012

L'Olimpico che non basta e la dimenticanza della Lega



di Giovanni Capuano

La vicenda della finale di Coppa Italia che il Napoli vorrebbe spostare da Roma malgrado regolamento, precedenti e buon senso lascino poco spazio a soluzioni alternative, spiega bene il caos e l'improvvisazione che reggono il calcio italiano. Non esiste un motivo ragionevole per cui lo stadio Olimpico di Roma non possa ospitare la finale unica così come avviene dal 2008, quando il format della Coppa Italia è stato modificato prevedendo proprio che l'atto conclusivo si disputi nella Capitale alla presenza del Presidente della Repubblica (o in sua assenza di un'alta carica dello Stato).

venerdì 23 marzo 2012

Lo stile di Cobolli Gigli


di Giovanni Capuano

I suoi derby d’Italia sono stati intrisi nella sofferenza e pieni di soddisfazione. Veniva dalla serie B e dal trauma di Calciopoli, eppure la Juventus di Cobolli Gigli fu capace di mettere sotto l’Inter che dominava. Ora che i ruoli si sono inveriti l’ex presidente bianconero vive una vigilia carica di significati. Non sarà una partita normale. “Calciopoli? Impossibile dimenticare e che non pesi” dice, anche se Conte e la nuova Juventus “hanno usato toni troppo elevati”, lontani dallo stile di sempre.

giovedì 22 marzo 2012

INDISCRETO - I presidenti dicono no a Tommasi: niente campionato a Ferragosto



Albergatori e mogli in trepidazione possono stare tranquilli. Il prossimo campionato di serie A non inizierà a ridosso di Ferragosto come proposto dall’Aic di Tommasi in modo da ridurre le notturne invernali che tanti problemi hanno causato in questa stagione. Secondo quanto risulta a Panorama.it nel prossimo Consiglio di Lega in programma il 26 marzo i presidenti sceglieranno una linea soft. La serie A partirà quasi certamente nel fine settimana del 25-26 agosto per chiudersi il 19 maggio lasciando così spazio alla finale di Champions League che è in calendario a Wembley per sabato 25 maggio.

La stagione di Mou e le paure del Real



E’ tornato il Mourinho delle manette, quello che vede nemici ovunque e che adesso teme anche la grande beffa di perdere la Liga dopo aver avuto dieci punti di vantaggio. Erano dieci, ora sono solo sei dopo il pareggio a Vila-Real (secondo consecutivo) che ha avvicinato ulteriormente il Barcellona al Real Madrid garantendo un finale di campionato rovente. L’antipasto del resto è promettente. Dopo le settimane dei dossier e delle accuse firmate dai blaugrana ora è il Madrid a urlare di indignazione.

mercoledì 21 marzo 2012

I record di Messi e il paragone con Jordan


di Giovanni Capuano

Gli aggettivi li avevano finiti da tempo e così si sono limitati a celebrare l’ultima impresa 
di Leo Messi con l’unico termine a disposizione che potesse essere adeguato: ‘Storico’. Non hanno esagerato. Difficile non cercare iperboli per raccontare il nuovo record del giocatore che, a soli 24 anni d’età, si candida per essere ricordato come il più forte di tutti i tempi. Una macchina perfetta di gol, classe, emozioni. Un artista che la gente del Camp Nou ha adottato quando era ancora bambino e che oggi si gode. “E’ il migliore di tutti e domina questo sport come solo Jordan è stato capace di fare con il basket” ha detto ieri Guardiola dopo avergli visto dipingere la settima tripletta stagionale (cui aggiungere una manita, un poker e otto doppiette) contro il Granada.

martedì 20 marzo 2012

Ritratto di Oriali, uomo della Provvidenza interista che scambiò Seedorf con Coco


di Giovanni Capuano

Un vortice di giocatori e miliardi. Campagne faraoniche e progetti falliti miseramente, come quello di Lippi, oppure naufragati sull’ultimo ostacolo come il 5 maggio di Cuper o la semifinale Champions contro il Milan. La storia di Gabriele Oriali responsabile del mercato interista assomiglia alle montagne russe. Quattro stagioni intense dopo aver raccolto l’eredità di Mazzola sull’onda dei successi a Bologna e Parma.

lunedì 19 marzo 2012

ESCLUSIVO - La rabbia dell'Udinese: "Diamo fastidio nella corsa alla Champions"



Il giorno dopo le emozioni e le polemiche della sfida del Friuli la rabbia non è svanita. La direzione di gara di Rocchi continua a non piacere ai vertici dell’Udinese e dopo una notte di tormenti e dubbi lo sfogo del patron Pozzo a caldo (”E’ stato pietoso, uno in queste condizioni non deve arbitrare. E’ stato determinante e mi spiace essere preso in giro”) viene spiegato e circostanziato. Il sospetto è che l’Udinese in corsa per un posto in Champions dia fastidio a troppi. Lo dice senza mezzi termini Fabrizio Larini, direttore sportivo: “Siamo una realtà piccola in lotta con realtà metropolitane”.

venerdì 16 marzo 2012

DOSSIER - Neanche il Milan può salvare l'Italia che scivola nel ranking. Spagna: sorpasso sull'Inghilterra


di Giovanni Capuano

La settimana nera del calcio italiano con le eliminazioni di Inter, Napoli ed Udinese ha sancito con aritmetica certezza che anche quella che avrebbe dovuto essere la stagione del riscatto in Europa si chiuderà senza acuti a livello di ranking e con un'ulteriore erosione del piccolo patrimonio di punti che ancora ci separa dal baratro. Lo dicono i numeri e, con colpevole ritardo, cominciano a sottolinearlo anche i dirigenti con l'eccezione di Galliani cui va dato il merito di essere stato a lungo l'unico ad accorgersi del pericolo.

giovedì 15 marzo 2012

Conte ritrova Bergonzi, l'arbitro che l'ha fatto espellere a Bologna e che 'perse' la Juve dopo un rigore fasullo


di Giovanni Capuano

Il coraggio non deve mancare a Stefano Braschi che, nella settimana del dossier e del silenzio stampa sdegnato della Juventus, ha scelto di mandare a Firenze a dirigere una partita chiave nella corsa scudetto Mauro Bergonzi. Non è un arbitro qualunque. Internazonale e affidabile, certo. Però è anche il direttore di gara che da quarto uomo ha fatto espellere a Bologna Antonio Conte che protestava per il mancato rigore su De Ceglie.

La scommessa vinta di De Laurentiis



Se non si vuole prendere come paradigma il miracolo dell’Apoel entrato tra le prime otto con un budget che in Italia sarebbe a mala pena sufficiente per fare la serie B, non si può non considerare l’avventura del Napoli in Champions un successo pieno. Peccato per il crollo di Stamford Bridge e la serata storta dei migliori. Peccato per il traguardo storico sfumato che avrebbe consentito di mettersi alle spalle anche il grande Napoli di Maradona.

mercoledì 14 marzo 2012

Rifond-Inter? Si prega di passare nel 2014


di Giovanni Capuano

Quanto sarà difficile per l'Inter voltare pagina dopo aver metabolizzato la fine del ciclo e la necessità di rifondare? Non è solo una questione di gratitudine verso chi ti ha fatto vincere tutto o di incognite da affrontare quando ti butti a cercare giocatori giovani, forti e possibilmente a un prezzo accettabile. E' prima di tutto una questione di logiche di mercato perché per far posto al nuovo devi prima liberarti del vecchio e alle condizioni attuali è quasi certo che per Branca, Ausilio, o chi prenderà il loro posto in caso di rivoluzione totale, il compito sarà arduo al limite dell'impresa.

INCHIESTA - Viaggio nella crisi dell'Inter. Gli errori di Moratti e un club che ha perso potere



La caduta degli dei porta sempre con sè qualcosa di epico. Fu drammatico il passo d’addio della Grande Inter di Moratti padre, dissolta in pochi giorni dal Celtic e dalla fatal Mantova tra papere, lacrime e recriminazioni. O le nazionali azzurre salite sul tetto del mondo e poi precipitate con grande fragore in Messico e Sudafrica. Gruppi vincenti legati indissolubilmente al destino delle loro squadre.

martedì 13 marzo 2012

Il virus dei dossier e la 'mano blanca' che agita la Liga spagnola


di Giovanni Capuano

Il virus gira per l'Europa e deve essere particolarmente aggressivo se dopo aver contagiato il nostro campionato, per altro abituato a veleni e sospetti, ora è arrivato anche in Spagna malgrado Real e Barcellona siano a distanze così siderali da non poter nemmeno più pensare di correre entrambe per la Liga. Invece il 'virus dei dossier' sta colpendo duro anche lì.

lunedì 12 marzo 2012

12 marzo, il giorno che Rivera tornò nella storia del Milan


di Giovanni Capuano

Fa un certo effetto e sicuramente piacere sentire le parole al miele che Adriano Galliani e Gianni Rivera si sono scambiati questa mattina a San Siro davanti al presidente dell'Uefa. Un piacere sottile dopo un lungo ventennio di freddo e punture polemiche, distinguo e occasioni mancate. Che Berlusconi e Rivera non si sopportino (politicamente e non solo) non è certo un mistero e che questo abbia provocato una rimozione quasi totale del Golden Boy dalla storia del Milan nemmeno.

DOSSIER - Errore per errore la guerra Juve-arbitri. E il bilancio post-Calciopoli resta da record...


di Giovanni Capuano

Il silenzio stampa è l'ultima arma della Juventus in una stagione in cui per cercare di cambiare il vento delle direzioni arbitrali ad Agnelli e soci non sono state sufficienti grida e sospetti. Silenzio stampa di ultima generazione, annunciato non nel ventre di uno stadio dal solito dirigente imbarazzato di turno, ma via Twitter. Le urla hanno lasciato lo spazio ai cinguettii: "Le immagini parlano da sole".


venerdì 9 marzo 2012

Anche la NBA cede agli sponsor: via libera ai marchi sulle magliette?


di Giovanni Capuano

Sta per cadere l'ultimo tabù del mondo dello sport, il santuario non ancora violato da sponsor e pubblicità, baluardo estremo di un ambiente che per il resto si è plasmato sui bisogni di tv e media così tanto da cambiare le sue stesse regole. Dal mese di aprile potrebbe arrivare il via libera alla presenza di marchi commerciali sulle magliette delle trenta franchigie della Nba. Una rivoluzione che segue di pochi mesi la durissima trattativa tra giocatori e proprietari per la spartizione dei ricavi del basket americano che ha prodotto la cancellazione di una parte importante della stagione e, soprattutto, fatto capire con chiarezza che i tempi delle vacche grasse sono finiti anche sui luccicanti parquet statunitensi.

martedì 6 marzo 2012

DOSSIER - Discount Inter: in sei mesi bruciati 50 milioni di euro e adesso manca l'uomo mercato...



Se si trattasse di una semplice azienda il termine tecnico corretto sarebbe ‘depatrimonializzato‘. Quella situazione per cui il valore di una società cala con il calare del valore dei propri beni o asset. Trattandosi di calcio il discorso è più complesso perché affidato alle logiche del mercato che non sempre rispondono a regole certe. Però è un dato di fatto che la stagione disastrosa dell’Inter sta facendo precipitare anche il valore della sua rosa e quando a giugno Moratti metterà mano alla rifondazione rischia di dover svendere (o regalare) molti suoi giocatori senza poter incassare denaro fresco da reinvestire sul mercato. 

lunedì 5 marzo 2012

La resa di Mauri e Bergonzi e il calcio italiano che abbandona Juan a se stesso


di Giovanni Capuano

Cosa sarebbe successo se davanti alle braccia larghe di Mauri invitato a far tacere i suoi tifosi Bergonzi avesse scelto di sospendere anche solo per qualche minuto il derby di Roma imponendo agli ultrà della curva Nord il silenzio? Di sicuro non avrebbe risolto il problema del razzismo negli stadi italiani e all'Olimpico in particolare. Però avrebbe dato un bel segnale e, soprattutto, mostrato a tutti che anni di parole e battaglia non sono passati invano e che Juan nella sua umana e apprezzabile reazione (il dito davanti alla bocca mostrato con orgoglio alla curva) non era solo.

L'incredibile Nicchi: "Gli arbitri? Meritano 6-"


di Giovanni Capuano

Quanto pesa il cuore sanguinante di Galliani in confronto alla rabbia sorda di Ghirardi? O la furia di Conte messa a confronto con l'arrabbiatura del Chievo? Pesa molto. Pesa abbastanza per far valutare quasi sufficiente una giornata disastrosa dal punto di vista arbitrale. E a dirlo non è un osservatore qualsiasi ma il numero uno dei fischietti Nicchi che, dopo la carota di una settimana fa, ha scelto di usare questa volta il bastone. "Dare voti agli arbitri in questo momento è complicato ma un 6- si può dare" ha detto il presidente dell'AIA.

Le lacrime di Cambiasso e la caduta di un monumento


di Giovanni Capuano

Le lacrime di Cambiasso in panchina mentre i compagni cercano di rimettere in piedi la partita contro il Catania evitando all'Inter l'umiliazione della sesta sconfitta consecutiva, sono l'immagine simbolo della fine della seconda Grande Inter della storia. Un pianto di impotenza con in sottofondo i fischi di San Siro che oggi dividono il popolo nerazzurro sul senso di riconoscenza da garantire a chi ha vinto tutto per oltre un lustro.