lunedì 19 dicembre 2011

Calcioscommesse: processi subito e nuove penalizzazioni. Ecco cosa rischiano i club coinvolti


Processi rapidissimi, eventuali penalizzazioni esecutive da subito e con possibilità di rivedere anche le sentenze già emesse quest’estate se le carte del nuovo filone di indagine sullo scandalo del calcioscommesse forniranno alla Procura Federale elementi nuovi e inediti. Ecco cosa attende il calcio italiano dopo lo choc degli arresti che hanno riportato d’attualità la vicenda costata già squalifiche per oltre cento anni, due retrocessioni (Alessandria e Ravenna), 58 punti di penalizzazione (6 per l’Atalanta) e una decina di radiazioni. A svelare cosa accadrà è l’avvocato Mattia Grassani, maggior esperto di diritto sportivo. 

Avvocato Grassani, il procuratore Palazzi ha chiesto alla Procura di Cremona i nuovi atti dell'inchiesta sul calcioscommesse. Cosa può succedere sul versante della giustizia sportiva?  

"Succede che ci sarà una nuova valutazione nel merito di atti e prove acquisite dai magistrati di Cremona e verosimilmente, se emergeranno nuovi aspetti di responsabilità non già giudicati questa estate, ci saranno deferimenti di tesserati e club e un nuovo processo sportivo" 

Nel caso dell'Atalanta le partite di cui si parla sono le stesse già finite sotto inchiesta a giugno. Può capitare che arrivi una nuova penalizzazione? 

"Il principio è quello della novità dei fatti. Se ci sono elementi nuovi nel secondo filone anche sulle stesse partite esistono i presupposti per la riapertura dei fascicoli disciplinari da parte di Palazzi. Se, invece, i fatti sono quelli già valutati esiste una preclusione in base al principio del 'ne bis in idem' e cioé che nessuno può essere giudicato due volte per la stessa ipotesi di reato" 

Può bastare un'intercettazione inedita?  

"Qualcunque fatto, comportamento e elemento che non sia stato conoscibile dagli organi di giustizia sportiva nel precedente filone" 

Cosa rischiano Brescia, Bari, Sampdoria, Napoli e Lecce che compaiono per la prima volta nelle carte? 

"La responsabilità oggettiva è un principio cardine della giustizia sportiva ma va temperato a seconda del ruolo del soggetto e della violazione contestata. Se un calciatore scommette su gare senza alterarne la regolarità va applicato in modo mitigato. Se ha alterato partite addirittura in favore della sua squadra il principio opererà interamente e, alla luce di quanto sta emergendo, abbastanza pesantemente" 

Le sentenze di questa estate avevano certificato l'impossibilità per le società di controllare tutti i movimenti dei loro tesserati... 

"Lo spartiacque è se la violazione sia il mancato rispetto del divieto di scommettere o altro. Nel primo caso non comporta punti di penalizzazione, nel secondo, anche al di fuori del controllo della società di appartenenza, è ovvio che cambia poco che la società stessa potesse o meno controllare o che la frode sia stata realizzata con soggetti esteri o italiani. In questo caso credo che la scure della giustizia sportiva sarà implacabile" 

Il procuratore capo Di Martino ha detto che anche questo secondo filone dell'inchiesta va considerato solo un punto di partenza. C'è il rischio che qualche reato sportivo cada in prescrizione? 

"No perché con la riforma della giustizia sportiva i termini di prescrizione per questi fatti che risalgono alla stagione sportiva 2009/2010 sono lunghissimi. L'obiettivo è stato proprio rendere perseguibili questi fatti anche a distanza di molti anni. Se fra uno o due anni usciranno nuovi elementi purtroppo non gioverà alla certezza dei risultati acquisiti sul campo ma dal punto di vista della procedibilità si potrà intervenire" 

Quando ci sarà il nuovo processo sportivo? 

"Se il materiale è simile a quello trasmesso questa estate è verosimile attendersi la chiusura dei processi entro la fine dei campionati ma, in realtà, essendoci in gioco la certezza della posizione dei singoli club penso che si dovrebbe arrivare a una conclusione entro febbraio-marzo" 

Le eventuali penalizzazioni interverranno sulle classifiche di questa stagione?  

"Assolutamente sì. Per questo è necessario conoscere le posizioni dei club coinvolti perchè qualora arrivassero a campionati finiti determinerebbero effetti sconvolgenti. C'è bisogno di certezza e celerità per garantire una seconda parte della stagione il più possibile stabile e possibile"

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3 commenti:

  1. è vero che mandare avanti uno studio in tempi di crisi è difficile e il lavoro bisogna cercarselo, ma un difensore di società calcistiche che sollecita processi rapidi e tolleranza zero.... mi sembra un po'un controsenso. e poi in caso di linciaggi tipo 2006 la somma da risarcire chi la paga, il contribuente?

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  2. Rommando, ancora non è partito il processo (per questo nuovo filone di indagini) e fai già revisionismo/negazionismo ?

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  3. fcoraz, qualcuno ha detto che prevenire è sempre meglio che curare. lo dici tu stesso, ancora parte il processo e già si parla di condanne esemplari. siccome è un copione che ho già visto, quando le bocche da cannone dell'informazione si schierano in compatte batterie, le intercettazioni vengono date in pasto al popolo bue, per un riflesso condizionato diffido a prescindere e penso immediatamente che mi stanno soltanto prendendo per i fondelli per motivi che ancora mi sfuggono.

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