martedì 6 dicembre 2011

Milan-Tevez: il patto davanti a una torta. Ma a giugno chi parte?


Manca ancora qualche tassello, però la cena di ieri sera al ristorante Giannino con colpo di scena finale ha avvicinato notevolmente Tevez al Milan (foto tratta da Twitter-Corriere dello Sport) . Attorno al tavolo Adriano Galliani, Kia Joorabchian agente iraniano del giocatore e Beppe Riso che ne cura gli affari in Italia. Cena di piacere e di lavoro: due ore durante le quali le parti hanno consultato documenti, scritto fogli e limato le differenze in vista di un accordo definitivo che ormai è a un passo tanto che lo stesso a.d. rossonero, abbandonando ogni prudenza, ha ammesso di essere molto soddisfatto dell'incontro e smentito qualsiasi coinvolgimento nella trattativa di prelazioni del City su Pato e altri giocatori come scritto dai tabloid inglesi.
Cena con sorpresa finale: una torta per festeggiare l'iscrizione di Galliani nella Hall of fame del calcio italiano che il dirigente ha accolto ammiccando a Joorabchian con brindisi e augurio di poterla dedicare "anche a Carlitos".

Tutti i tasselli stanno andando, dunque, al loro posto con tempi e modi che soddisfano pienamento il Milan la cui base di trattativa è sempre stata l'arrivo in prestito gratuito con diritto di riscatto e la possibilità di aggregare il giocatore già per la preparazione di Capodanno a Dubai. Cosa è cambiato rispetto al primo faccia a faccia con il potente Joorabchian di dieci giorni fa? Intanto Tevez ha confermato una preferenza per il Milan allontanando ogni altra ipotesi a partire dalla Juventus che, infatti, si è ritirata dopo aver tentato un rilancio e che dalla 'pax' con i rossoneri potrebbe guadagnare il via libera per Montolivo. Poi nel giro di poche ore hanno perso consistenza anche gli ultimi disturbi esterni a partire dal Corinthians fresco campione di Brasile. Il Galliani che ieri mattina a Firenze chiedeva con poca convinzione di "non essere costretto a dire una bugia", aveva da poco incassato il via libera del City a contattare ufficialmente l'entourage del giocatore, mossa che - quando si parla di top player - segna spesso la fine dei preliminari e l'inizio della trattativa vera e propria.

Le parole di Joorabchian non ingannino. I dettagli da sistemare restano e non sarà facile convincere Monsour ad accettare una formula di cessione con modalità e tempistiche di favore per il Milan, però le basi sono state poste. Fino a giugno Tevez prenderà il posto di Cassano nella rosa di attaccanti di Allegri che perderà anche Inzaghi e, probabilmente, El Shaarawy destinato a partire in prestito. Poi in estate Galliani sarà chiamato a sciogliere il nodo per evitare un ingorgo difficile da gestire a livello tecnico quanto economico. L'investimento per l'argentino non potrà essere inferiore ai 25 milioni di euro e appesantirà il bilancio di via Turati di uno stipendio da almeno 7-8 milioni di euro netti. Può permetterselo il Milan? Sì, a patto di perderne uno di pari importanza come accaduto un anno fa con lo 'scambio' a distanza di pochi mesi tra Ronaldinho e Ibrahimovic e come lo stesso Galliani ebbe modo di confermare nel giorno dell'assemblea dei soci che certificò il rosso da 69,8 milioni di euro. Allora disse: "Dovremo ridurre per forza ridurre il monte stipendi per rientrare nei parametri del Fair Play". Malgrado tutto nell'ultimo bilancio il costo complessivo del personale è aumentato fino a toccare quota 192 milioni di euro e anche la campagna di rinnovi al ribasso e il sacrificio di Pirlo non hanno consentito al Milan di scendere sotto i 160 milioni di euro lordi.

Chi sarà sacrificato? Ad oggi il monte stipendi delle punte rossonere ammonta a 22,4 milioni di euro netti (quasi 45 lordi): Ibrahimovic 9 milioni (scadenza 2015), Robinho 5 (2014), Pato 4 (2014), Cassano 2,7 (2014), Inzaghi 1 (2012) ed El Shaarawy 0,7 (2016). Tolti Inzaghi, Cassano ed El Shaarawy restano Ibra, Pato e Robinho. Tornano alla mente gli spifferi di quest'autunno. Il mal di pancia dello svedese e il retroscena dell'aumento chiesto a scudetto conquistato e rifiutato da Galliani. Se, come sembra ormai evidente, Tevez si aggregherà al Milan per volare in Dubai a inizio gennaio logica vuole che a giugno un big finisca sul mercato. Gli indizi portano a Ibra, ma se Pato non dovesse dare garanzie sulla sua tenuta fisica...

Giovanni Capuano

1 commento:

  1. potrebbero tagliare da qualche altra parte. Forse Gattuso o Flamini?

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