giovedì 15 dicembre 2011

Il no del Tas di Losanna al Sion che interessa anche la Juventus


Avviso alla Juventus e alla sua volontà di rilanciare sulla strada dei ricorsi al di fuori della giustizia sportiva: l'ordinamento calcistico continua a essere impermeabile e nemmeno la guerra legale dichiarata dal Sion sembra destinato a scalfirlo. La notizia che il Tas di Losanna ha respinto il ricorso del club svizzero chiudendogli definitivamente le porte dell'Europa League suona, infatti, come avvertimento. Michel Platini ha fin qui vinto il braccio di ferro con il presidente Constantin che ora andrà avanti rivolgendosi al tribunale federale ma che, intanto, incassa una sconfitta pesante e quasi certamente si troverà al bivio tra la permanenza nei sentieri della giustizia ordinaria e l'uscita dagli stessi a rischio di penalizzazioni. 

La vicenda è nota da tempo. L'Uefa aveva escluso il Sion dall'Europa League per aver schierato nel preliminare del 25 agosto contro il Celtic Glasgow sei giocatori non eleggibili perché acquistati mentre al club era vietato operare sul mercato a causa di una 'squalifica' Fifa risalente all'aprile 2009. Gli svizzeri e i sei calciatori si erano rivolti al tribunale cantonale di Vaud per affermare il principio del diritto all'attività lavorativa e il tribunale aveva ordinato all'Uefa di riammettere il club alla competizione nel frattempo iniziata con il Celtic al posto del Sion. Da qui la decisione di Platini di non ottemperare all'ordine e il via libera di Constantin al Tas di Losanna con l'annuncio preventivo che, in caso di sconfitta, sarebbe comunque andato avanti. 

Il comunicato con cui il Sion ha confermato l'intenzione di procedere al di fuori della giustizia sportiva suona come un attacco definitivo all'ordinamento calcistico: "Il Tas non presenta garanzie di indipendenza e viola molteplici norme di diritto nazionale e internazionale" con riferimento all'articolo 6 della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo. La posta in gioco, dunque, è altissima. Se vince il Sion scrive la parola fine al concetto di giustizia sportiva così come inteso e interpretato negli ultimi cinquant'anni. Se vince l'Uefa le porte a ogni genere di valutazione extracalcistica si chiudono per sempre. 
Cosa c'entra la Juventus? C'entra, eccome. Il ricorso al Tar del Lazio è legittimo perché verte sul risarcimento danni e lo stesso accadrà con il certo passaggio davanti al Consiglio di Stato. Ma se Agnelli dovesse decidere di chiedere conto alla magistratura ordinaria anche dei verdetti del processo del 2006 il discorso cambierebbe e siccome ha più volte spiegato di voler andare fino in fondo prima o poi si troverà davanti al bivio che ha appena superato Constantin. Come si muoverà? E' certo che anche l'Uefa guardasse con attenzione e speranza al tavolo della pace di Petrucci poi fallito. Un accordo avrebbe fatto comodo anche dalle parti di Nyon. Non è arrivato.

Giovanni Capuano

1 commento:

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    Grazie!
    Saluti,
    Valeria

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