La telefonata sarebbe partita dal cellulare di Josè Mourinho a metà marzo: “Vorresti venire al Real Madrid?”. Destinatario Zlatan Ibrahimovic, lo svedese trascinatore del Milan
di Allegri che proprio in quei giorni stava per entrare nel ciclo di
partite decisive della stagione: doppio confronto con il Barcellona e
volata scudetto. Sfide ‘bucate’ dallo svedese con eliminazione dalla
Champions e sorpasso subito dalla Juventus in campionato. Ora il
quotidiano spagnolo ‘El Confidencial’ pubblica il clamoroso retroscena che viene ripreso anche dall’autorevole ‘Mundo Deportivo’.
Mourinho avrebbe telefonato direttamente a Ibrahimovic chiedendogli
il via libera ad aprire una trattativa con il Milan: “Vuoi venire a
Madrid? Se lo vuoi preparati perché cercherò di farlo” avrebbe detto
Josè a uno Zlatan che i media spagnoli descrivono come lusingato dalla
proposta tanto da aver dato semaforo verde all’ex tecnico di una
stagione all’Inter.
Da allora sono successe diverse cose. Intanto il rendimento di
Ibrahimovic ha avuto un picco negativo tra marzo ed aprile che alla fine
è risultato decisivo per il fallimento del Milan nelle tre competizioni
che inseguiva. Dal 20 marzo (Juventus-Milan gara di ritorno della Coppa Italia) al 25 aprile (Milan-Genoa
1-0) ha messo insieme 9 partite segnando solo 4 gol di cui solo due su
azione. E’ stato tra i peggiori a Verona contro il Chievo e in casa
contro il Bologna quando ha incassato anche i primi fischi della sua
carriera in rossonero. Ha litigato con Allegri a Londra, con lo staff medico per la gestione degli infortuni e con i compagni nell’intervallo della partita contro la Fiorentina che è costata al Milan lo scudetto.
Ha insomma dato l’impressione evidente di essere il solito Zlatan
‘con il mal di pancia’ malgrado le rassicurazioni date da lui stesso e
dal suo agente Mino Raiola sulla volontà di proseguire
in rossonero almeno fino al termine del contratto. Ora però la chiamata
di Mourinho potrebbe cambiare gli scenari perché si tratterebbe di un
approdo certamente gradito dallo svedese che ritroverebbe un tecnico col
quale si è espresso al meglio. Il precedente risale alla stagione
2008-2009 nella quale Mou diede a Ibra le chiavi dell’Inter
schierandolo in 47 partite e ricevendone in cambio un bottino da 29
gol. Solo la volontà dello svedese lo portò via nell’estate successiva
facendo arrivare a Milano Eto’o.
I protagonisti hanno sempre raccontato dei tentativi fatti anche in
extremis da Mourinho per convincere Zlatan a ripensarci. Trasferirsi a
Madrid garantirebbe all’attaccante l’ultima chance di vincere la
Champions League e libererebbe il Milan dal dubbio legato a una presenza
anche ingombrante. Come inseguire Guardiola avendo in
casa il suo nemico numero uno? Come investire sul mercato quando non ci
sono soldi da spendere? In fondo la scadenza del contratto (giugno 2014)
non è così lontana e Ibrahimovic tra un anno avrà un mercato al
ribasso. Cederlo ora potrebbe avere un senso soprattutto se si decide di
battere strade tecniche e tattiche differenti. Ecco perché la
telefonata di Mourinho non è caduta nel vuoto. Lasciare
un Milan non competitivo in Europa e che forse ha voglia di fare
qualcosa di diverso. Se Mou resterà sulla panchina ‘blanca’ presto il
cellulare di Galliani potrebbe tornare a squillare.
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