venerdì 2 dicembre 2011

INCHIESTA/2 - In serie A un club su due ha sbagliato investimenti


Il mercato dell'austerity è costato ai club di serie A oltre mezzo miliardo con un disavanzo di 69 milioni di euro e metà delle società che hanno chiuso con un bilancio in rosso. E senza le cessioni eccellenti di Eto'o, Pastore e Sanchez che da sole hanno garantito un centinaio di milioni di incasso i conti sarebbero stati ncora più negativi, segno che abbiamo venduto i gioielli di famiglia ma non siamo stati capaci di mettere in un salvadanaio il ricavo del nostro sacrificio. Il dato più inquientante, però, è che un club su due ha 'bucato' l'investimento maggiore o quasi. Errori da matita blu in alcuni casi e semplice sfortuna in altri. In ogni caso errori che, secondo una stima dopo quattro mesi di gare, ci costa decine di milioni di euro: giocatori costati tanto, che non stanno rendendo secondo le attese e che, se rimessi oggi sul mercato, avrebbero quotazioni inferiori. 

I BOCCIATI ECCELLENTI - Dietro la lavagna finiscono di diritto quasi tutte le big del nostro campionato. L'Oscar va all'Inter del fair play finanziario a tutti i costi. Sacrificato Eto'o, messo sul mercato Sneijder, alla fine i soldi sono stati spesi per prendere Alvarez (11,9 mln euro), Jonathan (5) e Forlan (5). A parte l'uruguaiano, infortunato, gli altri due si sono rapidamente accomodati in panchina. Troppo forti gli originali per accontentarsi delle brutte copie. Nel Milan che ha dovuto pagare Ibrahimovic e Boateng, presi a rate un anno fa, l'assegno più pesante è stato staccato per El Shaarawy. Investimento di prospettiva, d'accordo, ma 6 presenze e 178 minuti in 12 giornate sono un po' poco. Nemmeno i problemi di Cassano gli hanno aperto le porte della squadra. La Juventus rimpiange i 9 milioni spesi per l'olandese Elia. Doveva essere il salto di qualità sulle fasce. Sin qui si è visto solo per un tempo, poi solo panchina e tribuna dove ha trovato la compagnia di Quagliarella (10,5 per il riscatto) e Motta (3,7). 

DERBY CAPITALE - A Roma ancora si chiedono che senso ha avuto far disputare pochi minuti nel preliminare di Europa League a Borriello, riscattato per 10 milioni e poi scaricato senza, però, possibilità di cessione. L'attaccante si è dovuto accontentare delle briciole ed è fermo a zero gol. Solo un po' meglio ha fatto il 'cugino' Cissé. Con 5,8 milioni di euro ha rappresentato l'investimento più pesante per Lotito: due reti ad agosto, una al Milan al debutto e una al vaslui il 15 settembre. Poi più nulla se non un crescente fastidio da parte di Reja per la sua anarchia in campo. Bocciato. 

INFORTUNI PESANTI - Chi ha diritto a rammaricarsi è l'Udinese. Il nuovo corso doveva affiancare a Di Natale il brasiliano Barreto, un giocatore fragile ma che già aveva dimostrato in Italia il suo valore. Nulla da fare: 3 milioni e mezzo parcheggiati in infermeria. Una sorte simile è toccata anche al Genoa con Zè Eduardo (4,5 mln) e al Cagliari con El Kabir (2,3 mln) di cui si ricorda il debutto scintillante all'Olimpico di Roma e poi lo sgambetto della cattiva sorte. Nel Chievo parsimonioso di Campedelli l'investimento più alto è stato il difensore Acerbi; è rientrato a fine ottobre dopo un lungo stop. Auguri. Gli stessi che indirizziamo a Britos del Napoli. Pagato 9 milioni di euro doveva essere il gioiello della difesa. Rientrerà, forse, prima di Natale. 

OGGETTI MISTERIOSI - Chi ha visto Eder? Il Cesena l'ha pagato una piccola fortuna (5 milioni di euro), lui è fermo a quota zero gol e meno male che si è svegliato Mutu. Nell'elenco dei misteri mettiamo anche Nastasic e Romulo della Fiorentina. Costati in due 5 milioni si sono visti per poco. Un investimento proiettato nel futuro? Vedremo. 

GLI ALTRI - Se il bilancio della Serie A è sconfortante gli altri non stanno meglio. Premier League e Liga stanno 'bruciando' più soldi dei club italiani: 101,7 gli inglesi e 103,4 gli spagnoli. Un po' più attenti tedeschi e francesi. La Bundesliga, che pure ha chiuso in rosso il mercato, sembra aver almeno scelto bene (oltre ad aver speso in tutto un terzo di noi). La Ligue1 degli emiri ha superato il primo esame. Grandi investimenti, soprattutto a Parigi, nessuna bocciatura netta.

Calcinfaccia su www.panorama.it/sport                             (2° parte - continua)

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