martedì 3 gennaio 2012

Via al calciomercato: la giornata di dirigenti e procuratori e sette regole per non perdersi



Pronti, partenza, via. Apre il mercato invernale, quello che serve alle squadre per riparare gli errori estivi, correggere le imperfezioni, provare a fare il salto di qualità. Serve, soprattutto, ai presidenti per provare a dare una sistemata ai bilanci e ai procuratori per muovere soldi e giocatori in un vorticoso giro di denaro che raramente, però, ha spostato gli equilibri di campionati e coppe. L’eccezione è stata un anno fa con l’iniezione di forze fresche (Van Bommel, Cassano, Emanuelsson) nel Milan di Allegri volato poi fino allo scudetto anche per merito delle intuizioni invernali di Galliani. Comunque la si voglia mettere, però, il mese che inizia oggi e che terminerà ufficialmente alle ore 19 del 31 gennaio sarà un mese da vivere ad alta intensità.
Gli operatori giurano che sarà un mercato all’insegna della crisi: acquisti zero, prestiti molti e anche qualche regalo a patto di sgravarsi di stipendi a sei zeri. Sarà vero? i primi segnali sembrerebbero confermarlo, ma va ricordato che in passato le spese non sono mancate. Un esempio? Giusto un anno fa le squadre di serie A investirono complessivamente 124 milioni di euro nella campagna di rafforzamento (saldo -31,7 milioni di euro) e il conto complessivo dei cinque tornei ‘big’ in Europa è stato salatissimo: 500 milioni di euro (saldo - 122,4) con i soliti inglesi a fare la parte del leone con oltre 271 milioni investiti. Insomma ci sarà da divertirsi.

Ultima annotazione statistica: quello del 2010-2011 è stato il mercato di gennaio più ricco di sempre e, per paradosso, è colpa proprio della crisi perché in molti hanno scelto di comprare a prezzi di saldo in inverno quello che non si potevano permettere (a prezzo pieno) in estate. Ricordate Moratti stretto tra le richiesta esose di Benitez e i sorrisi riconoscenti di Leonardo con a fianco Ranocchia, Pazzini e Nagatomo? Non è stato un caso e la scena potrebbe ripetersi, non necessariamente all’Inter, nelle prossime quattro settimane.


LE DATE - Si comincia oggi e si finisce alle ore 19 del 31 gennaio quando ci sarà la corsa al deposito del contratto firmato all’ultimo secondo. Nelle giornate del 30 e 31 gennaio il mercato avrà una sede fissa all’Atahotel Executive di viale Don Sturzo a Milano. Indirizzo da segnarsi per i tifosi che abbiano voglia di vedere come funziona da dentro. Dal giorno dopo, 1 febbraio 2012, si aprirà invece la finestra in cui possono firmare nuovi contratti i calciatori in scadenza al 30 giugno 2012. Ce ne sono oltre un centinaio solo in serie A e molti nomi sono appetibili: De Rossi, Montolivo, Nesta, Seedorf, Flamini, Chivu, Samuel e Del Piero solo per restare alle big.


LA GIORNATA TIPO DEL CALCIOMERCATO - Per fare il mercato ci vuole il fisico. Vale per tutti gli addetti ai lavori: presidenti, dirigenti, procuratori e giornalisti. Vale anche per i tifosi perché la giostra delle emozioni e delle delusioni ruota vorticosa dalla mattina all’alba fino a notte fonda e non si ferma nemmeno quando l’appassionato cede alle fatiche e si addormenta. E’ la notte, infatti, il regno degli operatori di mercato. Per un mese scordatevi le scene che vedrete negli ultimi due giorni all’Atahotel.


Il mercato si fa al cellulare, su internet e macinando miglia e chilometri. Sveglia tardi, cappuccino e giornali sul tavolo, primo giro di telefonate per commentare montagne di indiscrezioni. Non sempre sono sorprese piacevoli. C’è il dirigente che è stato a cena con un procuratore e scopre che l’attaccante dei sogni è stato promesso a un altro club. O il giornalista che ha preso il ‘buco’ dal collega vicino di banco. Attenzione, però, alle fregature. Molto di quello che leggete è in realtà destinato a comunicazione interna. Tizio parla di Caio perché Sempronio sappia che qualcosa si muove. Voi leggete, sognate e magari tutto viene fatto perché il famoso Tizinho che sta in Brasile possa andare in Spagna e non nella vostra squadra del cuore.

Comunque il mercato comincia ad animarsi solo nel tardo pomeriggio. I vertici più o meno segreti iniziano in quel momento. Meno sono segreti, meno hanno possibilità di portare a risultati concreti. Il discorso cambia per quello che capita dall’ora di cena in poi. Se Galliani ospita un procuratore al ristorante Giannino difficilmente è per caso. Cena, dopocena e notte sono il momento in cui le trattative entrano nel vivo. La soffiata giusta può arrivare in qualsiasi momento e da qualsiasi parte: un aereo privato che decolla o prenota l’atterraggio, un biglietto aereo acquistato con destinazione Sudamerica. Non è necessario che la chiamata giusta arrivi da un procuratore. Gli ultimi programmi televisivi chiudono a mezzanotte: gli operatori di mercato li seguono con attenzione. Poi di nuovo al lavoro e più passano i giorni più si allungano le giornate fino all’alba, a un nuovo cappuccino e al titolo di un giornale che rischia di mandare la brioche di traverso.


AVVERTENZE PER IL TIFOSO - Alcune regolette da tenere a mente per evitare di rovinarsi il fegato:


1) Se il nome di un giocatore resta troppo sulle prime pagine dei giornali è difficile che si muova davvero; magari è il suo presidente che sogna di sbolognarlo…


2) Diffidate di chi viene accostato a più squadre a giorni alterni. Mossa da procuratore per innescare un’asta.


3) Non esultate per un acquisto finché non vedete il giocatore presentato: c’è chi si è addormentato milanista e svegliato con indosso la maglia dell’Inter.


4) Non credete a cifre folli perché va di moda il prestito con diritto di riscatto e difficilmente ci saranno deroghe.


5) Non fidatevi di chi giura fedeltà eterna alla sua squadra: probabilmente ha in tasca un contratto con un’altra.


6) E nemmeno fidatevi di chi dice che la concorrenza nel suo ruolo è un bene perché gli obiettivi sono tanti etc… Tutte balle. I primi lettori delle pagine dedicate al mercato sono proprio i calciatori.


7) Infine non arrabbiatevi se i giornali non ne azzeccano una. In fondo è un gioco, per voi e per loro.

Nessun commento:

Posta un commento