domenica 4 settembre 2011

La distruzione del mito-Totti e Messi che non viene mai sostituito



Una delle motivazioni più ridicole date per giustificare l’intervento a gamba tesa del ds della Roma Sabatini su Totti è che, senza la discesa in campo ufficiale da parte della società il tecnico Luis Enrique avrebbe perso autorevolezza e controllo sullo spogliatoio. E, in particolare, sulla pattuglia spagnola fortemente voluta da lui (a partire dall’ex Barcellona Bojan) che, come hanno ricostruito i retroscenisti de La Gazzetta dello Sport, sarebbe perplessa perchè il pubblico giallorosso ha contestato la sostituzione del capitano contro lo Slovan mentre, ad esempio, al Camp Nou nessuno si sogna di discutere Guardiola quando toglie Messi.

Da qui l’ultimatum di Sabatini a Totti, invitato ad “accettare le esclusioni in un’altra maniera” anche per “non mettere in imbarazzo i giocatori più giovani” perché Roma città “non accetta che Totti possa anche non giocare, si crea subito un movimento di opinione fragoroso e non si parla di scelta tecnica, ma di lesa maestà. Totti non merita di passare alla storia come il giocatore che ha fatto perdere il posto agli ultimi allenatori della Roma” .

Una spiegazione tutta da ridere. Totti mette il broncio e fa bene, visto che il doppio sgarbo di Luis Enrique nei suoi confronti è valso la figuraccia europea contro lo Slovan. Se al posto suo gioca Viviani qualcosa che non quadra ci deve pur essere, ma evidentemente ai dirigenti romanisti al momento non interessa. Quanto a Messi è sufficiente sfogliare l’almanacco per smontare le tesi di Bojan. Nelle ultime due stagioni il popolo del Bernabeu ha visto uscire Messi prima della fine addirittura ben due volte su una sessantina di partite (interne). Un evento così raro da annotarsi data e motivazione. E’ successo il 14 marzo 2010 dopo 87 minuti della sfida con il Valencia (passerella per aver realizzato una tripletta) e il 12 gennaio 2011 all’86’ di Bercellona-Betis 5-0 di Copa del Rey (anche qui dopo una tripletta). Poi stop. E anche in trasferta non è che cambi molto. Nelle ultime 110 partite giocate in maglia blaugrana il fenomeno argentino è stato sostituito solo 7 volte.
Strano che a confondersi sia stato proprio Bojan, l’uomo scelto quasi sempre da Guardiola per sollevare la Pulce dagli ultimi, faticosissimi, secondi di quelle sfide.

Messi non esce mai o quasi. Un trattamento da migliore della classe. Nella stessa conferenza stampa Sabatini è stato capace di dire anche che Totti è “il giocatore più forte di tutti i tempi” e che “è una fortuna avere uno come lui”. Sarà forse anche per questo che l’ex Pupone non si raccapezza e fatica a capire le strategie della nuova Roma? Se togli il giocatore più forte di tutti i tempi chi sbaglia? Lui, i tifosi che si arrabbiano o l'allenatore? O anche Sabatini - come gli altri dirigenti passati da Roma come l'acqua sotto i ponti - non ha il coraggio di dire fino in fondo quello che pensa e spera che sia la città a scaricare l'uomo che l'ha difesa e rappresentata negli ultimi venti anni?

Giovanni Capuano

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