martedì 8 novembre 2011

L'ultima Mourinhata e la certezza del Real: a fine anno lascerà Madrid


Il video di Canal+ dura un minuto e 52 secondi e concentra tutto quello che Mourinho è capace di essere a bordo campo. E’ il video dell’indignazione che il tecnico portoghese riserva ad Alvarez Izquierdo e ai suoi collaboratori dopo il pareggio momentaneo dell’Osasuna nella sfida poi finita 7-1 per il Real. Un gol segnato con Pepe tenuto fuori dal quarto uomo dopo aver usufruito delle cure del medico. Mou è come tarantolato: cammina nervosamente davanti alla panchina, si sbraccia, urla, riserva pensieri poco gentili al direttore di gara, applaude ironicamente verso il quarto uomo. Insomma una furia e buon per il povero Alvarez Izquierdo che dopo nemmeno tre minuti il Real ritrova la via del gol e rimette le cose a posto. Un video che sta facendo il giro del web in Spagna dove altrimenti varrebbe solo la conta dei record per un Real che sta polverizzando tutti i primati a partire da quello dei gol fatti (39 alla media di 3,5 a partita come non accadeva da sessanta anni) per finire alla considerazione che mai Mourinho ha perso un campionato dopo aver avuto un vantaggio in classifica di almeno 3 punti sulla seconda come in questo momento con il Barcellona.

Dopo la passeggiata domenicale Mou ha trovato anche il tempo di prendersela con il pubblico del Bernabeu, peraltro esaurito, elogiando solo “quelli dietro la porta” e cioè gli ultras. Parole che non sono piaciute al presidente Perez che ha evitato, però, di innescare polemiche con il suo tecnico anche se – scrivono in Spagna – il numero uno di Madrid si è ormai convinto che questa potrebbe essere l’ultima stagione di Mou sulla panchina del Real. Lo schema sarebbe già delineato: se vince se ne va dalla porta principale, altrimenti lo fa scaricando la colpa su tutto ciò che lo circonda. I primi segnali, secondo fonti vicine al Real, sarebbero evidenti compreso il tentativo di rottura anche interna alla società.

LA LIGA CI COPIA? – Gli show di Mou fanno da piatto principale a un menu altrimenti scarsino tanto che fa rumore il pareggio del Barcellona in un contesto in cui, caduto il Levante, tutto sembra tornare al solito duopolio. A far discutere è allora la proposta dei vertici catalani di ridurre il numero delle partecipanti dalle attuali 20 a 16 (con tappa intermedia a 18) e, soprattutto, di copiare l’Italia nella distribuzione dei proventi da diritti tv. Oggi in serie A il rapporto tra chi prende di più e chi incassa di meno è uno a 3,89. In Spagna, invece, resiste la contrattazione individuale le big Barca e Real si mangiano insieme oltre la metà della torta. Troppo per allestire una competizione accettabile in un movimento in profonda crisi come le venti società ammesse alla ‘ley concorsual’ testimonia. Evidentemente anche da loro si sono stufati di passare da una ‘manita’ all’altra.

CLASICO CON GLI OCCHI A MANDORLA? – Ultima notizia è la richiesta delle tv cinesi di poter vedere in prime time il clasico di andata in programma il 10 dicembre. Significherebbe giocarlo a mezzogiorno e i due club hanno lasciato intendere di non aver alcuna intenzione di dar corso alla richiesta. Domenica scorsa, però, la passeggiata del Real sulle macerie dell’Osasuna è stata vista su Beijng Tv da 60 milioni di cinesi. Un’audience inimmaginabile in qualsiasi paese europeo e che, prima o poi, convincerà anche i restii a mettere mano alla tradizione in nome di sponsor e denaro.

Giovanni Capuano

Per vedere il video di Canal+ cliccate su questo link:

http://www.as.com/futbol/video/indignacion-mou-alvarez-izquierdo/20111107dasdasftb_60/Ves

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