lunedì 20 febbraio 2012

Si abbassa la quota-Champions ma a Ranieri non basterebbe correre come Mou...



A prima vista sembra un gigantesco ciapa no. Un campionato nel campionato in cui nessuno riesce a mettere a segno l’allungo decisivo e quando qualcuno si perde gli altri si fermano ad aspettarlo per poi ricominciare la volata insieme. Invece, a dispetto dalle apparenze, anche la corsa al terzo posto che vale il preliminare Champions si sta delineando con chiarezza ed emette in primi verdetti. Quanti punti serviranno per arrivarci? E’ il rompicapo sul quale si stanno misurando Ranieri e gli altri tecnici interessati.

Per provare a decifrarlo bisogna partire dal passato con l’avvertenza che mai - come quest’anno - arrivare terzi o quarti ha fatto la differenza tra poter partecipare o no al jackpot della Champions. Nelle ultime sette stagioni, da quando cioè la serie A è passata a 20 squadre, la media punti per il terzo posto si è fermata a quota 72,4. Il record sono stati i 76 punti dell’Inter di Mancini nel 2005-2006 e da due anni a questa parte si registra un progressivo calo tanto che i 70 punti del Milan nel 2010 e del Napoli nel maggio scorso rappresentano le performance peggiori. Dunque servirebbero almeno 72 punti per avere la certezza di poter fare i preliminari.

Attenzione, però, perché la seconda notizia è che la quota-Champions in questa stagione è destinata ad abbassarsi notevolmente rispetto alla media generale e, quasi certamente, rispetto al recente passato. Dopo 24 giornate il terzo posto è occupato da Lazio e Udinese con 42 punti. Mai nessuno aveva fatto peggio. Il Milan del 2010 - ad esempio - si trovava a quota 45 e un anno fa in questo periodo c’era l’Inter di Leonardo a 44: poi sarebbe arrivato il sorpasso sul Napoli e la volata scudetto persa contro il Milan.

Altro particolare da non trascurare: mai chi si è trovato sul podio a fine febbraio ci è sceso al termine della stagione. C’è l’eccezione del campionato post-Calciopoli che formalmente si è concluso con il terzo posto della Lazio a quota 62 ma in realtà, senza le penalizzazioni, avrebbe premiato la Fiorentina che, dopo la 24°, si trovava comunque a 43 punti, uno in più rispetto alle due di oggi. Lazio e Udinese stanno viaggiando a 1,75 punti di media a partita. Un’andatura che le proietta al massimo a 66,5 alla fine del campionato. Anche considerando una lieve accelerazione si potrà arrivare al massimo a quota 70.

Quindi l’accesso alla Champions sarà in quella forbice: da 67 a 70 punti. Chi ci può arrivare? Sulla carta tutte le squadre coinvolte nella corsa, però… Al momento stanno andando tutti piano. Nelle ultime cinque giornate, quelle del crollo dell’Inter che fino a tre settimane fa sembrava la candidata numero uno ad occupare la terza posizione, nessuno è riuscito ad andare in doppia cifra: Lazio 9 punti, Napoli 8, Roma 7, Udinese 4 e Inter 1.

E’ la conferma di una tendenza in atto dall’inizio del campionato. Nessuna di loro è riuscita a trovare continuità di risultati a partire dall’Inter che con Ranieri ha messo insieme 35 punti in 21 partite alla media di 1,66 nettamente inferiore a quella necessaria da qui al termine per garantirsi il terzo posto. Nella migliore delle ipotesi, infatti, ai nerazzurri servirebbero 31 punti nelle ultime 14 giornate (media 2,21). Nella peggiore addirittura 34 (media 2,42) il che significa che da qui in poi Zanetti e compagni dovrebbero correre a velocità scudetto senza considerare che sono attesi da trasferte contro Napoli, Udinese, Lazio e Juventus e dal derby. Possibile? Sì. Difficile? Altrettanto. Per dare un termine di paragone non basterebbe l’Inter di Mourinho (media 2,06) e a malapena quella di Leonardo (media 2,30 un anno fa con 17 partite vinte su 23). E se la quota fosse quella aritmetica dei 72,5 punti nemmeno a parlarne.

A occhio, insomma, Ranieri ha perso il treno giusto, Mazzarri rischia di non salirci, Luis Enrique è in ritardo ma ha dalla sua il calendario (Lazio, Udinese e Napoli da affrontare all’Olimpico), Guidolin e Reja possono sperarci ma sono usciti indeboliti dal mercato di gennaio. L’Udinese è in flessione però ha già incontrato le due capolista e ospiterà Napoli, Inter e Lazio facendo visita solo alla Roma; al Friuli fin qui ha conquistato 32 punti su 42. Il suicidio della Lazio è stato perfetto. Numeri alla mano era l’anno giusto per provarci. Ora Reja è in difficoltà (anche se nelle ultime cinque è stato il migliore) ma la fine dell’avventura in Europa League gli darà una mano.

Resta l’ultima incognita legata al calcioscommesse. Il processo sportivo potrebbe riscrivere al ribasso la classifica condizionando anche la corsa-Champions. La Lazio è a rischio, le altre sperano. Unica certezza: sarà un finale torrido.

1 commento:

  1. Con questo ritmo lento la quota potrebbe anche abbassarsi sotto la forbice dei 67-70 punti.
    Sarà comunque una bella corsa.

    www.calciorum.blogspot.com

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