mercoledì 22 febbraio 2012

La resa di Tevez e l'avvertimento degli sceicchi anche a Balotelli

di Giovanni Capuano

La resa di Carlitos si è materializzata ieri sera con tanto di foto in home page sul sito del Manchester City. Una resa senza condizioni che riporta l’argentino nel gruppo a disposizione di Mancini in attesa di capire se tra i due potrà scoppiare nuovamente la pace o se si tratterà semplicemente di convivere fino alla separazione definitiva di giugno. Tevez ha chiesto scusa a tutti: società, allenatore e compagni. Lo ha fatto con tanto di dichiarazione pubblica perché non restassero ombre su torti e ragioni in questa vicenda.


E proprio il modo con cui la dirigenza del City ha deciso di far ‘pentire’ pubblicamente il giocatore merita un approfondimento. Nessuno sconto e nessuna soluzione interna allo spogliatoio. Il messaggio lanciato è stato chiaro: a nessun giocatore, a maggior ragione se con ancora un contratto lungo, sarà permesso di forzare la mano agli sceicchi per essere ceduto a qualsiasi prezzo. 

L’avvertimento vale anche a futura memoria e potrebbe tornare presto ad interessare gli operatori del mercato italiano se è vero che Balotelli spinge per tornare da noi e la tattica preferita dal suo procuratore Raiola è quella del ‘rompi e paga‘. Tevez ha messo tra le virgolette il suo pentimento: “Voglio chiedere scusa, sinceramente e senza riserve, a tutte le persone che ho deluso e che si sono sentite offese dalle mie azioni” dice la nota pubblicata dalla stessa società di Manchester.

Il giocatore era rientrato in Inghilterra la scorsa settimana dopo il lungo periodo di inattività in Argentina dove era fuggito munito di certificato medico a novembre. All’origine di tutto la lite con Mancini per essersi rifiutato di entrare in campo contro il Bayern Monaco nel girone di qualificazione di Champions League a fine settembre. Un episodio sul quale l’argentino continua a pensarla diversamente dal tecnico come ha spiegato anche nei giorni scorsi (”Mi ha trattato come un cane”) ma nel quale la società ha completamente preso le parti dell’allenatore prima multando Tevez e ora costringendolo all’abiura.


Il passo indietro è totale. Riguarda i soldi che Tevez ha perso in questa storia (diversi milioni di euro) e la pretesa causa per mobbing che i suoi legali e agenti avevano iniziato contro Mancini e il City. Tutto cancellato. Il pronostico facile è che a giugno Tevez torni comunque sul mercato a prezzi diversi rispetto a quelli di gennaio. Una brutta notizia per il Milan o chi ancora ci pensa. Un segnale che gli sceicchi lanciano al mercato dei procuratori.

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