lunedì 6 febbraio 2012

Milan-Juve a -8° e nove notturne in nove giorni. Lega a un bivio ma cambiare sarà difficile


di Giovanni Capuano

Superata la domenica ‘vintage’ con quasi tutto il calcio in contemporanea di pomeriggio come ai bei tempi, la Lega si trova davanti a un bivio. Il freddo non darà tregua almeno altri dieci giorni e il calendario propone una settimana da brividi (in tutti i sensi). Da qui a lunedì sera sono in programma tredici partite tra campionato e Coppa Italia e ben nove sono previste in orario serale o notturno con la colonnina del termometro annunciata ben al di sotto dello zero.

Si comincia mercoledì alle ore 20 con la conclusione di Catania-Roma interrotta per la pioggia: mancano 25 minuti e non dovrebbero esserci problemi di gelo. Alle 20,45 toccherà invece a Milan-Juventus di Coppa Italia con temperatura prevista -8° simile a quella che ha spinto Galliani a chiedere e ottenere di spostare il posticipo contro il Napoli. Poi si entrerà nella giornata di campionato che è il massimo che lo spezzatino può prevedere. Giovedì sera anticipo Lazio-Cesena (ore 20,45) senza l’assillo del gelo. Alla stessa ora semifinale di andata di Coppa Italia Siena-Napoli con temperatura prevista -3°. 

Venerdì riposo, poi un week end costruito su misura per le televisioni e che ora imbarazza la Lega Calcio. Sabato alle ore 18 Udinese-Milan nel gelo del Friuli. Alle 20,45 nessun problema per Cagliari-Palermo. Domenica il posticipo Bologna-Juventus a forte rischio mentre nel pomeriggio di gioca a Bergamo, Catania, Milano e Parma. Lunedì chiusura di giornata con Napoli-Chievo (nessun problema di freddo) e Siena-Roma sempre alle 20,45.

Come si comporterà la Lega? Il problema è di difficile soluzione perché dopo il sacrificio imposto dall’emergenza neve e gelo in questo fine settimana è difficile che le televisioni accettino di perdere altre prime serate. La semifinale di Coppa Italia tra Milan e Juventus, ad esempio, non può essere spostata al pomeriggio senza che il gesto venga interpretato come un grave danno alla Rai e un autogol della Lega impegnata proprio in questi giorni nella vendita dei diritti tv per le prossime stagioni. L’idea era aprire il bando dopo le semifinali per sfruttare il traino dell’audience della sfida di San Siro e convincere così Rai e Mediaset a un’asta al rialzo in un momento in cui i diritti per gli highlits (Novantesimo Minuto, Ds etc…) rischiano di essere ceduti a meno della metà del prezzo dell’anno scorso.


Rinviare a data da destinarsi la partita rischierebbe invece di ingolfare un calendario già saturo in cui - da settimana prossima - si inserirà anche la Champions League con i suoi impegni e, soprattutto, i vincoli che impediscono la disputa in contemporanea di altre partite per preservarne il valore commerciale dei diritti tv. Lo stesso discorso può essere proiettato sul campionato. Impossibile chiedere a Sky e Mediaset di far giocare le partite del giovedì e di lunedì nel pomeriggio. Difficile chiedere di rinunciare al ‘prime time’ di domenica (c’è la Juventus) e al Milan posizionato sabato in un orario pre-serale strategico. Anche perché senza un Prefetto che certifichi l’impossibilità di giocare sarebbe un po’ come se le tv accettassero che la Lega decida autonomamente di fornire un prodotto diverso da quello venduto a caro prezzo.


C’è poi il problema dei recuperi. E’ possibile spostare altre partite? No. Nella settimana dal 13 al 17 febbraio, oltre alla Champions del Milan a San Siro mercoledì sera contro l’Arsenal, sono già in programma Atalanta-Genoa (mercoledì ore 18,30 temperatura prevista -5°) e Parma-Juventus (stessa ora, temperatura -8°). La settimana successiva tocca agli impegni europei di Napoli e Inter (per non dimenticare Lazio e Udinese) e ci sono già i recuperi Bologna-Fiorentina e Siena-Catania.


Una bella matassa da sbrogliare in cui è facile prevedere che alla fine i vertici del calcio saranno costretti a rimangiarsi una parte delle decisioni prese in questo fine settimana. Cancellare le notturne è stato un esercizio di buon senso non senza strascico di polemiche a partire dalla Lazio che si è vista negare l’autorizzazione a non raggiungere Genova malgrado i disagi patiti per lo spostamento. Qualcuno chiederà rinvii o spostamenti? Possibile, ma senza la certezza che lo spostamento di Milan-Napoli possa fare da precedente per tutti.

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