martedì 7 febbraio 2012

Lo strano record di Ibra: quando viene espulso le sue squadre vincono sempre



Il Milan farà di tutto per cercare di accorciare la squalifica di Zlatan Ibrahimovic così da renderlo disponibile per la sfida scudetto contro la Juventus. Galliani, però, può consolarsi: se anche non ci riuscisse non è detto che il Milan veda svanire le sue opportunità di vittoria con l’assenza dello svedese. Anzi, le statistiche dicono l’esatto opposto. Quando Ibra ha saltato delle giornate per espulsione le sue squadre hanno vinto praticamente sempre.

E’ successo alla Juventus (2 cartellini rossi e 4 turni complessivi di squalifica), all’Inter (3 rossi), al Barcellona (una espulsione) e l’anno scorso in rossonero. Bilancio totale dell’Ibra-squalificato: 13 partite, 12 vittorie e una sola sconfitta a Palermo un anno fa. 

LA CRAVATTA A CORDOBA - L’elenco inizia nella stagione 2004-2005. E’ il 20 aprile e al Delle Alpi va in scena Juventus-Inter. Lo svedese si fa pescare dalla prova tv mentre rifila un colpo proibito a Cordoba e viene squalificato per tre giornate. Polemiche, ricorsi ma niente sconto. Senza Ibra la Juventus gioca all’Olimpico di Roma contro la Lazio vincendo 1-0 con rete di Nedved nel finale, in casa contro il Bologna (2-1) e, soprattutto, nel match che vale lo scudetto dell’8 maggio 2005 a San Siro. Contro il Milan serve la vittoria per operare il soprasso e il match è deciso da Trezeguet al 28′ del primo tempo. Zlatan lo segue in televisione ma la sua assenza non porta male ai bianconeri che, anzi, di lì a pochi giorni conquistano lo scudetto numero 28 poi cancellato dalla giustizia sportiva.

Nella stagione 2005-2006 Ibrahimovic si fa espellere per doppia ammonizione nei minuti finali della sfida contro il Bayern Monaco nel girone eliminatorio di Champions League: è il 2 novembre 2005 e nel turno successivo che salta per squalifica la Juventus vince 1-0 contro il Club Brugge.

LE ESPULSIONI IN NERAZZURRO - Ibra va all’Inter dopo i fatti di Calciopoli e nel suo primo anno colleziona tre cartellini rossi in meno di tre mesi. Comincia in Champions League contro il Bayern a San Siro (27 settembre 2006): doppia ammonizione al 58′ e tracollo dei nerazzurri che perdono contro i tedeschi e si ritrovano con zero punti dopo due partite. Nel turno successivo - senza Ibra - arriva la vittoria contro lo Spartak Mosca per 2-1 e la squadra di Mancini si qualifica agevolemente alla seconda fase. In campionato la scena si ripete due volte.

Fuori nel finale di Parma-Inter del 12 novembre e Crespo regala la vittoria sette giorni più tardi contro la Reggina; rosso contestato all’Olimpico di Roma contro la Lazio (palla calciata mentre l’arbitro sta fischiano il fuorigioco al 45′ del primo tempo) e l’Inter vince sia quella partita (2-0) che quella successiva in casa contro l’Atalanta (2-1 di rimonta).

IL CALCIONE DI ALMERIA - Anche nella stagione blaugrana Ibrahimovic dà in escandescenze. Succede il 6 marzo 2010 durante Almeria-Barcellona. Il Barca sta vincendo ma lui rifila un calcio ad un avversario a terra. La partita finisce 2-2, il giudice sportivo lo ferma per un turno e al Camp Nou i compagni battono largo il Valencia per 3-0.

I PRECEDENTI COL MILAN - Il resto è storia recente. Un anno fa Ibrahimovic si trasforma in un mese e mezzo nel giocatore più squalificato del campionato ma il Milan non ne risente. Dopo il pugno a Marco Rossi in Milan-Bari del 13 marzo salta due partite: Palermo-Milan 1-0 (l’unica sconfitta) e, soprattutto, il derby che lancia i rossoneri verso lo scudetto numero 18 e nel quale Pato non lo fa rimpiangere segnando una doppietta (Milan-Inter 3-0).
Ibra torna a Firenze e, già ammonito, si fa espellere per un insulto all’assistente: nega ma il giudice sportivo lo ferma per tre giornate e nella sua autobiografia ammetterà di aver concordato con la società una versione di comodo per cercare di evitare la stangata. “Il club mi chiese di mentire” spiegò, ricordando il passaggio in conferenza stampa in cui aveva cercato di spiegare il suo gesto così:  “Ero arrabbiato con me stesso perchè avevo perso il pallone, ho detto delle frasi in italiano e in slavo ma non erano rivolte al guardialinee”. Tutto inutile.

In ogni caso senza di lui il Milan vola: Milan-Sampdoria 3-0 (Seedord, Cassano, Robinho), Brescia-Milan 0-1 (Robinho) e Milan-Bologna 1-0 (Flamini).

Quando lo svedese rientra la squadra di Allegri ha 8 punti di vantaggio sull’Inter e più di mezzo scudetto in tasca. Al bilancio andrebbe aggiunta anche la vittoria conquistata dal Milan nel giorno della Befana a Cagliari in cui Ibrahimovic manca perché squalificato per cumulo di ammonizioni: 1-0 con rete di Strasser.

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