venerdì 10 febbraio 2012

La prudenza di Braschi: solo internazionali per Milan e Juventus


di Giovanni Capuano

Alla fine Marotta ha avuto l'internazionale che chiedeva, ma non si tratta di un favore fatto da Braschi alla Juventus dopo le polemiche sull'inesperienza di Peruzzo. La designazione del livornese Luca Banti per la gara di Bologna è infatti in linea con quanto accaduto in questa stagione quando al Dall'Ara si è presentata una big. E' successo in quattro occasioni e sempre la scelta è caduta su un internazionale.

Tagliavento è stato il fischietto di Bologna-Inter (con contorno di polemiche per il rigore generoso assegnato ai felsinei), Damato ha arbitrato Bologna-Lazio, De Marco la sfida contro la Roma e Rocchi quella contro il Milan finita sulle prime pagine per gli errori incredibili del direttore di gara toscano al secondo distrastro stagionale dopo Napoli-Inter. 

Ora ci prova Banti, 37 anni, internazionale dal gennaio 2009 ma con una carriera di secondo piano fuori dall'Italia. Quest'anno, ad esempio, ha fatto tre partite minori di Europa League e, in campionato, ha visto le grandi solo in occasione di sfide minori: Milan-Udinese, Udinese-Roma e Lecce-Inter. La sua perla è il quarto di finale di Coppa Italia tra Juventus e Roma a Torino: gara facile con qualche scintilla solo nei minuti conclusivi. 

Quello che balza all'occhio leggendo le designazioni di Braschi per la 4° giornata di ritorno è, però, che le polemiche scoppiate tra le due super potenze hanno suggerito al responsabile dei fischietti la massima prudenza. Su dieci partite solo tre saranno arbitrate da internazionali: quella di Bologna con la Juventus protagonista, Udinese-Milan che è stata affidata a Bergonzi e Siena-Roma (Rocchi). Anche nel caso di Bergonzi non si tratta di un big: in questa stagione ha fatto due preliminari di Europa League e nessun big match di serie A. Però la tendenza è chiara. 

Guai a parlare di 'rispetto' o 'ricusazioni', ma ora che si entra nella fase decisiva della stagione ed è iniziato il conto alla rovescia verso lo scontro diretto di San Siro ogni scelta sarà soppesata nei minimi particolari. Dei dieci internazionali italiani solo Rocchi oltre a Banti e Bergonzi sarà in campo in questo fine settimana. Nel suo caso si tratta di un'opera di progressivo recupero visto che i vertici dell'Aia continuano a scommettere sulle potenzialità di un fischietto che in autunno ha sbagliato tutto. All'Inter è toccato un arbitro di mezza fascia (Russo). 

Con De Marco e Mazzoleni impegnati nelle semifinali di Coppa Italia (bene Mazzoleni a San Siro), restano fermi Tagliavento e Rizzoli (suo Milan-Napoli di domenica scorsa con il giallo dello schiaffo non visto di Aronica), Orsato, fermo da fine gennaio, Damato e Valeri impegnati come quarti uomini a Napoli e Bologna. Difficile che Tagliavento e Rizzoli incrocino Milan e Juventus da qui al 25 febbraio: meglio evitare pericolose bucce di banana prima del 'D-day'. Altrettanto difficile che d'ora in poi le duellanti per lo scudetto siano affidate a fischietti inesperti. Non perché lo ha chiesto Marotta, ma perché febbraio e marzo sono tradizionalmente i mesi più caldi per moviole e polemiche. Braschi e lo sa e gradirebbe evitare di rovinarsi un buon inizio di stagione.

1 commento:

  1. si, ma se non va in pensione zio fester, e senza rimpiazzo, possiamo piangere pure in greco, ma il ragno dal buco mica lo cacciamo.

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