venerdì 15 luglio 2011

Calciopoli/6: ecco il documento con cui la Figc rigetta il ricorso della Juventus

Tre pagine divise in quindici punti. Ecco il documento con cui il Consiglio Federale ha deciso di rigettare il ricorso della Juventus sulla revoca dello scudetto 2006. Ci sono le motivazioni giuridiche e quelle politiche, la spiegazione del perché il CF non è competente "essendo un organo politico", ma anche il chiarimento definitivo che non si tratta di una 'non decisione' bensì di un "... formale rigetto del ricorso della Juventus..." perché "... la Figc decide di rispettare le normative vigenti...". Insomma, una pietra sopra a tante polemiche.

Eccone una sintesi ripresa dal sito del quotidiano La Repubblica:

PRESCRIZIONE - “La prescrizione è scattata il 30 giugno 2007; il rinvio a giudizio della magistratura ordinaria è arrivato successivamente, il 9 luglio 2007”

LE NUOVE PROVE FORNITE DALLA DIFESA DI MOGGI – “Le ‘telefonate Inter’ sono state recuperate e portate all’attenzione del Tribunale di Napoli dai legali di Luciano Moggi (imputato) che ne hanno chiesto l’acquisizione agli atti del processo; la Juventus non ha mai cercato quelle telefonate o chiesto di poter entrare in possesso di quelle trascrizioni”

PALAZZI E I TEMPI DELLA GIUSTIZIA SPORTIVA - “Il procuratore federale Palazzi ha potuto acquisire e disporre delle trascrizioni delle ‘telefonate Inter’… solo a partire dal 21 aprile 2010,quando il tribunale di Napoli le ha validate e acquisite agli atti; non avendo ovviamente (e giustamente) le intercettazioni telefoniche tra i suoi strumenti di indagine, l’organo inquirente della FIGC poteva operare solo su trascrizioni e atti messi a disposizione da Polizia giudiziaria e Pubblico ministero di Napoli”

INCHIESTA FATTA IN BASE AGLI ARTICOLI DI GIORNALE – “Su questo secondo filone di Calciopoli, Palazzi aveva già aperto l’inchiesta sportiva il 1° aprile 2010 in relazione ai primi articoli di giornale che però non sono ovviamente prove e non possono essere assunti come prove nemmeno in un giudizio sportivo”

L'INTER E LE ALTRE - “Nella relazione finale di Palazzi non c’è solo l’Inter: vengono analizzate e si conclude con l’archiviazione per prescrizione anche nei confronti di altre 8 società ( Cagliari, Chievo, Palermo, Udinese, Vicenza, Empoli, Livorno, Reggina) e di tesserati 14: Cellino, Luca Campedelli, Foschi, Spalletti, Gasparin, Governato, Corsi, Foti, Spinelli, Pairetto, Bergamo, Mazzei, Lanese)”

LA PRESCRIZIONE E' UN DIRITTO - “La prescrizione è rinunciabile, ma allo stesso tempo è un diritto, sancito dall’ordinamento giudiziario, non solo sportivo”

SCUDETTO ASSEGNATO AUTOMATICAMENTE - “L’assegnazione dello scudetto non è un atto amministrativo (che potrebbe in ipotesi essere soggetto a revoca per autotutela); da sempre, scatta un automatismo come conseguenza e presa d’atto della classifica finale del campionato; in questo caso,per lo scorrimento della classifica dopo le penalizzazioni di Juventus e Milan; e infatti alla UEFA – anche ai fini dell’iscrizione delle squadre italiane alle Coppe europee – il commissario straordinario Guido Rossi inviò la classifica finale post sentenze di Calciopoli, con l’Inter al primo posto e la Juventus all’ultimo, quindi retrocessa in B”

IL CONSIGLIO NON E' UN ORGANO DI GIUSTIZIA – “Il Consiglio federale è un organo politico non di giustizia; nei principi fondamentali del CONI e nei recenti pronunciamenti dell’Alta Corte presso il CONI si esclude il potere sanzionatorio a carico di organi politici, riservando questa competenza agli organi della Giustizia sportiva”

FACCHETTI NON PUO' DIFENDERSI - “A proposito dei diritti della difesa e della impossibilità di riaprire un processo sportivo, non si può dimenticare che la relazione di Palazzi non è una sentenza, è un provvedimento requirente, di un rappresentante dell’accusa, l’equivalente di un pubblico ministero; e che nel caso in questione, è coinvolto anche un persona, Giacinto Facchetti, che non può difendersi perché purtroppo deceduta”

ZERO CENSURA - “Non avendo potere sanzionatorio, il Consiglio federale non può intervenire nemmeno con un provvedimento di censura: sarebbe in contraddizione con il suo ruolo e le sue attribuzioni di organo politico e non di giustizia”

SCELGO DI NON SCEGLIERE - “Nessun atteggiamento pilatesco o di non decisione. Con la delibera del Consiglio federale di lunedì 18 la FIGC prende una decisione: decide di rispettare le norme vigenti”

QUESTIONE DI FORMA - “Formale delibera di rigetto dell’esposto della Juventus: un provvedimento dai contenuti e con motivazioni giuridiche per tutelare la Federazione in eventuali successivi giudizi extrasportivi”

INTERCETTAZIONI SCELTE - “Sul piano delle valutazioni e delle posizioni politiche, non si può ovviamente non sottolineare l’estremo disvalore dell’intera vicenda di Calciopoli, ma richiamare anche il disagio determinato dall’andamento delle indagini della Polizia Giudiziaria: telefonate emerse solo in un secondo tempo (non trovate? sottovalutate? ritenute irrilevanti?), in ogni caso portate alla luce solo dietro ricerca e su impulso degli avvocati di un imputato, all’epoca dei fatti Direttore generale della Juventus (Moggi) e per quei fatti condannato in primo e secondo grado dalla Giustizia sportiva alla radiazione, insieme all’allora amministratore delegato della società (Giraudo)”

LA PROPOSTA DELLA FIORENTINA - “Apprezzamento della FIGC per i contenuti dell’intervento di Della Valle (Fiorentina): chiudere una pagina non limpida del calcio italiano e favorire un clima di serenità, nell’interesse di tutti alla vigilia dei prossimi campionati”

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