venerdì 20 maggio 2011

Le mezze verità di Galliani e un altro addio imminente. Ecco chi è il vero obiettivo dei rossoneri


Credo sempre di meno alle parole dei dirigenti e dei calciatori. Durante la stagione sportiva, la retorica durante le conferenze stampa sta diventando nauseante. Anche la partita contro la derelitta ultima in classifica è "una partita importante", "una finale da vincere a tutti i costi".

Ci credo ancora meno in periodo di calciomercato, quando i dirigenti smentiscono anche le trattative quasi concluse. D'altronde fa parte del gioco. Raccontare di inseguire un giocatore piuttosto che un altro, fa abbassare il prezzo del vero obiettivo.

E'  quello che abbiamo pensato ieri sentendo le parole di Adriano Galliani. "L'unico obiettivo del Milan è una mezz'ala sinistra. Se prendiamo questo giocatore, siamo a posto". C'è una mezza verità in questa frase: Max Allegri vuole portare a Milano Andrea Lazzari del Cagliari, un suo vecchio pallino. Ma di certo non è questo l'obiettivo "numero uno" dei rossoneri. Anche perchè in quel ruolo c'è un certo Emanuelson che ha dimostrato cose importanti in quella parte del campo. E occhio anche a Boateng che nella prossima stagione, dando per scontata la conferma al Milan, giocherà molto partite come mezz'ala. Allegri lo vede più in quella zona del campo dove c'è da correre su e giù per il campo.

Dunque il vero obiettivo del Milan non è una mezz'ala sinistra, ma il rifinitore. Sarà il numero 10 il vero obiettivo del Milan la prosima estate. Ad oggi scommetterei molto su Javier Pastore piuttosto che su Marek Hamsik. L'argentino, dotato di una tecnica sopraffina, ricorda in certi movimenti, in certe progressioni, il miglior Kakà. Hamsik, invece, è più centrocampista, piace moltissimo ad Allegri, un po' meno probabilmente a quelli che sognano un "vero" numero 10.
A proposito di "dieci", occhio al rinnovo di Clarence Seedorf. Rumors molto attendibili lo vedono sempre più lontano dalla casacca rossonera. Dopo Pirlo, un altro pezzo grosso della storia recente del Milan potrebbe dire addio....


Stefano Peduzzi


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