giovedì 22 marzo 2012

La stagione di Mou e le paure del Real



E’ tornato il Mourinho delle manette, quello che vede nemici ovunque e che adesso teme anche la grande beffa di perdere la Liga dopo aver avuto dieci punti di vantaggio. Erano dieci, ora sono solo sei dopo il pareggio a Vila-Real (secondo consecutivo) che ha avvicinato ulteriormente il Barcellona al Real Madrid garantendo un finale di campionato rovente. L’antipasto del resto è promettente. Dopo le settimane dei dossier e delle accuse firmate dai blaugrana ora è il Madrid a urlare di indignazione.

Al Madrigal è successo davvero di tutto: un rigore negato al Villarreal, espulsi Ozil, Sergio Ramos, il tecnico in seconda Rui Faria e - ciliegina sulla torta - lo stesso Mourinho. “Paradas Romero è il nuovo nemico di Mou, un nome da aggiungere alla lista dopo quelli di Ovrebo, Stark e Busacca” scrivono questa mattina i giornali sportivi spagnoli.

C’è un precedente che risale al 10 novembre 2010 quando lo stesso direttore di gara aveva cacciato Mou colpevole di apostrofato duramente. Impossibile sapere cosa ne pensa lo Special One che nel dopo-partita ha scelto la tattica del silenzio imponendolo anche a tutti i suoi giocatori. Però i muri del Madrigal hanno cantato raccontando di uno scontro durissimo dei ‘bianchi’ con la terna arbitrale.

Nervi scoperti e testa completamente persa. Cristiano Ronaldo ha puntato una telecamera per urlare la sua rabbia: “Solo rubare, solo rubare” ha mimato. E Pepe ha inseguito Paradas Romero nel tunnel urlandogli la sua indignazione: “Vai a rapinare hijo de puta”. Proprio così. L’insulto più grave che si possa immaginare, lo stesso che pare leggersi nel labiale di Mou contro l’arbitro dopo il pareggio di Senna e che il direttore di gara ha minuziosamente annotato a referto così che non è difficile immaginare uno strascico di squalifiche e polemiche che ricorda da vicino la stangata del Giudice Sportivo all’Inter dopo la bufera contro la Samp e i rossi in sequenza di Tagliavento.

Difficile che qualcosa sia perdonato al Madrid perché nel resto della Spagna - e non solo - il clima verso i ‘blancos‘ si è fatto incandescente. Basta dare un’occhiata a cosa scrivono i quotidiani catalani. Le proteste di Mou vengono marchiate a fuoco: “Un altro show ridicolo e senza alcuna ragione” scrive il ‘Mundo Deportivo’ di Barcellona. Anche perché l’unico errore chiaro il direttore di gara lo ha commesso proprio a favore del Real Madrid negando un rigore parso evidente per trattenuta di Arbeloa ai danni di Nilmar. Insomma guerra totale.

Alla fine della Liga che Guardiola aveva dato per persa mancano ancora 10 giornate. Basteranno i sei punti di vantaggio al Real? Prima del ‘clasico’ del Camp Nou (segnatevi la data: 21 o 22 aprile) Mou se la vede col Valencia e ha il derby con l’Atletico mentre Pep ha solo la sfida contro Bielsa in casa. Le distanze potrebbero ulteriormente accorciarsi e dopo lo scontro diretto è ancora più complicato il calendario del Real rispetto a quello del Barcellona.

Allarciarsi le cinture di sicurezza, sarà un volo pericoloso. Nel 2010 in piena sindrome da assedio a Mourinho riuscì il capolavoro del Triplete malgrado la rimonta (con sorpasso momentaneo) della Roma. Oggi è davanti a una nuova sfida con sullo sfondo la finale dell’Allianz Arena e la madre di tutte le battaglie.

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