C’è una domanda che nessuno ha ancora fatto al procuratore federale Palazzi la cui risposta dovrebbe, invece, interessare a tutti e in particolare a chi è finito a vario titolo nelle 72 pagine della sua durissima requisitoria. La domanda è: cosa c’è nelle altre 169.700 telefonate contenute nell’hard disk e nella cinquantina di cd che il consulente di Moggi, Nicola Penta, ha acquistato investendo poche decine di migliaia di euro? Una domanda legittima considerato che delle 170.000 chiamate intercettate nel corso dell’inchiesta ‘Off side’ solo poche centinaia erano finite nel faldone trasferito alla Procura federale nell’estate del 2006 e solo poche altre sono quelle sbobinate da Penta e fatte acquisire agli atti del processo di Napoli salvo poi tornare allo stesso Palazzi sotto forma di Calciopoli-bis.
Cosa c’è in quella massa di telefonate? Ci sono altri nomi del calcio? Dirigenti, giocatori, allenatori, squadre coinvolte in comportamenti ‘illeciti’? Dallo stesso Penta sappiamo che finora ne ha “… ascoltate almeno 25mila…” poi “… trascritte e contestualizzate con gli eventi sportivi”. Da queste sono state tratte le chiamate di Facchetti e Moratti con Bergamo e Nucini. O, ancora, le nuove comunicazioni di Meani. Quello che sappiamo per certo è che si tratta del lavoro – legittimo – di un consulente della difesa di un imputato in un processo penale e, in quanto tale, un lavoro di parte. Difficile immaginare che Penta abbia trascritto e fatto acquisire agli atti altre chiamate ‘scomode’ di Moggi o dei dirigenti juventini. Sarebbe stato un suicidio. Sappiamo anche che quelle telefonate sono passate al vaglio degli investigatori dell’inchiesta ‘Off side’ e questo fa presumere che non ci fossero altri elementi penalmente rilevanti nei confronti degli imputati. Però sappiamo anche che una telefonata che non ha un profilo di illiceità penale può averne, magari, per la giustizia sportiva. E’ il principio che oggi viene applicato per spiegare l’esclusione dei contatti Facchetti-Moratti-Bergamo dalle carte di Napoli.
Cosa c’è in quella massa di telefonate? Ci sono altri nomi del calcio? Dirigenti, giocatori, allenatori, squadre coinvolte in comportamenti ‘illeciti’? Dallo stesso Penta sappiamo che finora ne ha “… ascoltate almeno 25mila…” poi “… trascritte e contestualizzate con gli eventi sportivi”. Da queste sono state tratte le chiamate di Facchetti e Moratti con Bergamo e Nucini. O, ancora, le nuove comunicazioni di Meani. Quello che sappiamo per certo è che si tratta del lavoro – legittimo – di un consulente della difesa di un imputato in un processo penale e, in quanto tale, un lavoro di parte. Difficile immaginare che Penta abbia trascritto e fatto acquisire agli atti altre chiamate ‘scomode’ di Moggi o dei dirigenti juventini. Sarebbe stato un suicidio. Sappiamo anche che quelle telefonate sono passate al vaglio degli investigatori dell’inchiesta ‘Off side’ e questo fa presumere che non ci fossero altri elementi penalmente rilevanti nei confronti degli imputati. Però sappiamo anche che una telefonata che non ha un profilo di illiceità penale può averne, magari, per la giustizia sportiva. E’ il principio che oggi viene applicato per spiegare l’esclusione dei contatti Facchetti-Moratti-Bergamo dalle carte di Napoli.
Insomma, cosa c’è dentro quelle telefonate? C'è qualche telefonata 'indiretta' che parla di Facchetti e dell'Inter come quella ormai celebre tra Bergamo e la Fazi? O altri elementi utili alla giustizia sportiva? Oggi che sappiamo che esistono perché non ascoltarle? E’ sicuro Palazzi che il quadro descritto nella sua requisitoria corrisponda allo stato delle cose? E’ vero che tutto è caduto in prescrizione, ma considerato che il Procuratore federale ha scelto di articolare il suo giudizio con profondità e durezza inusuale per un procedimento nato ‘morto’ non è il caso di chiedere conto anche di quei 169.700 files?
La conferma che la domanda ha un fondamento la fornisce lo stesso Penta in un passaggio poco sottolineato dell’intervista rilasciata a Tuttosport il 6 luglio. “C’è ancora qualcosa di interessante o tutto è emerso?” gli chiede il giornalista Vaciago. E lui risponde: “C’è ancora molto… L’altra sera ho scoperto una telefonata di Meani nella quale chiama De Santis il giorno prima di Fiorentina-Milan e gli intima di non ammonire Nesta, che era diffidato, in modo che il difensore non salti Milan-Juve della settimana dopo. E qualche chiamata di Collina poi…”. Sicuri che non interessi alla giustizia sportiva chiedersi cosa ci sia dentro quelle 169.700 telefonate?
Giovanni Capuano
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