venerdì 8 luglio 2011
Leonardo, l'uomo libero in fuga da se stesso
“Che professione metterai sulla carta d'identità?” gli ha chiesto un po' ironicamente una giornalista a Leonardo nella sua conferenza stampa d'addio. “Non lo so, sinceramente non lo so” ha risposto l'ormai ex allenatore dell'Inter. Uomo di cultura il brasiliano, uno che parla correntemente cinque lingue, che ne sa di comunicazione e che è talmente bravo a parlare, da saper ‘intortare’ a volte i suoi interlocutori.
E' durata oltre un'ora la sua conferenza stampa d'addio all'Inter, ma quando si sono spenti i microfoni e le telecamere, in tutti i presenti è rimasta la sensazione di un uomo ancora confuso che non sa bene cosa farà nel suo futuro. In una sola conferenza stampa è riuscito a sbagliare le date della sue tappe in Qatar, la data in cui è nato il figlio e addirittura i suoi anni. Un record.
E ancora non si è capito il motivo che ha spinto Leonardo a parlare in conferenza stampa. Perché l'Inter e Leonardo si sono detti addio resta tuttora un mistero. Colpa della voglia di libertà di Leo? Colpa di Moratti che non credeva più nell'ex tecnico rossonero? O forse c'è dell'altro che noi non sappiamo?
Di sicuro Leonardo resta sì un uomo libero, ma anche un professionista pieno di contraddizioni che ancora non sa fare della sua carriera. E rischiando di passare continuamente da una parte all'altra della barricata, dalla scrivania alla panchina, rischia di bruciare un'intera carriera.
Stefano Peduzzi
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