lunedì 2 aprile 2012
DOSSIER - Nicchi: "A Catania non era gol". E senza errori la Juve sarebbe prima in classifica...
di Giovanni Capuano
Una guerra combattuta a colpi di dossier. Nessuno ufficialmente depositato presso Federcalcio e organi competenti eppure sbandierati al momento opportuno per rivendicare i torti subiti dimenticando magari qualche vantaggio avuto. Delle polemiche tra Milan e Juventus ormai tutti sanno tutto. Il dossier bianconero (7 punti persi a causa di rigori non dati) e quello pret-à-porter di Galliani e Allegri dopo il gol fantasma di Catania. Chi ha ragione? Panorama.it ha provato a mettere in fila torti e favori di tutto il campionato e ha scoperto che senza sviste degli arbitri alla fine le due contendenti si troverebbero più o meno dove sono: 67 (o 65) punti il Milan (oggi ne ha 64) e 66 la Juventus (che ufficialmente è a quota 62).
Insomma il campionato sarebbe aperto allo stesso modo. Prima avvertenza: nell’elenco non troverete e non è stata valutata la sfida di San Siro del 25 febbraio, quella del gol di Muntari non visto da Romagnoli e Tagliavento. Quella sera la Juve si lamentò per una rete di Matri ingiustamente annullata per fuorigioco. Il raddoppio di Muntari avrebbe chiuso la partita come sostiene il Milan? Forse sì e allora i rossoneri sarebbero a +4 sulla Juventus (69 a 65). Sarebbe comunque finita pari come dice Marotta? Ai lettori il giudizio insieme alla guida ragionata di torti e favori delle due contendenti. Seconda avvertenza: nel dossier si tengono in conto gli episodi controversi più importanti legati a rigori visti o non visti e a reti annullate. Il criterio di valutazione sul loro ‘peso’ è il più possibile uniforme. Il calcio però è un gioco e ciascuno è libero di utilizzare il suo metro di giudizio.
FAVORI ALLA JUVENTUS - La galleria inizia alla 4° giornata in Juventus-Bologna (1-1 il finale): il gol di Vucinic scaturisce da una punizione battuta con palla in movimento da Pirlo. C’è anche il rigore concesso e poi cancellato per fallo di Portanova su Chiellini: il difensore è in fuorigioco. Alla 7° a Verona contro il Chievo finisce 0-0 ma i veneti hanno ragione a lamentarsi per un gol annullato misteriosamente a Thereau da De Marco: avrebbe spinto Pirlo recuperando il pallone. Le immagini smentiscono.
Il 4 dicembre 2011, 14° giornata, è il giorno dell’unico rigore a favore dei bianconeri. Accade in Juventus-Cesena (2-0) e si tratta di un clamoroso errore perché Antonioli tocca il pallone prima di abbattere Giaccherini. Viene anche espulso ma la svista di Doveri non incide sul risultato. Il 21 dicembre nel recupero della 1° giornata Udinese-Juventus (0-0) Tagliavento grazia Barzagli per una spinta a Di Natale in area di rigore. Il nuovo anno si apre con le polemiche per Juventus-Cagliari (1-1): Guida non fischia due falli di mano abbastanza evidenti di Bonucci su colpo di testa di Larrivey e Pirlo su conclusione dalla distanza di Cossu. Entrambi erano meritevoli di calcio di rigore.
Passa una settimana e in Atalanta-Juventus (0-2) Denis protesta per una trattenuta di Chiellini alle sue spalle. Poteva essere penalty ma la vittoria cancella tutto. Nel recupero della 21° giornata Parma-Juventus (finale 0-0) ci sono i due episodi che scatenano Conte ma manca anche un penalty per i locali (spinta di Barzagli su Giovinco) ed è la Juventus a potersi lamentare di più. In Juventus-Catania (3-1) alla 24° giornata è da annullare il vantaggio di Chiellini che si appoggia a Bergessio. Ininfluente perché mediato anche da un rigore su Padoin di Gomez non visto. Alla 26° in Juventus-Chievo (1-1) De Ceglie è in fuorigioco mentre realizza la rete dell’1-0 poi pareggiata da Dramè che avrebbe però dovuto essere espulso in precedenza da Gervasoni. Bocciato.
FAVORI AL MILAN - La prima partita discussa per i fischi pro-Milan arriva all’(° giornata ed è Lecce-Milan (3-4): sarebbe da annullare il secondo gol di Boateng per un fuorigioco attivo di Aquilani, ma è anche inesistente il rigore per i salentini nel primo tempo chiuso sul 3-0 per il Lecce. Alla 10° in Milan-Roma 2-3 è in leggerissimo fuorigioco Ibrahimovic quando realizza la rete dell’1-3. Errore veniale ma che vale un paio di punti.
Completamente falsata invece Bologna-Milan (2-2). Rocchi la sbaglia da cima a fondo ma i rossoneri sembrano leggermente favoriti dalla giornata-no del direttore di gara che grazia Seedorf per un netto fallo di mano (accadrà anche al bolognese Morleo) e non vede il fuorigioco di partenza di Pato nell’azione del rigore su Ibrahimovic che lo stesso Allegri definisce “generoso”. Manca anche un rigore ad Aquilani.
In Milan-Inter del 15 gennaio (finale 0-1) è buono il gol di Thiago Motta annullato su segnalazione di Copelli. Alla fine l’Inter vince comunque. In Novara-Milan (0-3) sarebbe da cancellare il raddoppio nato da un controllo di mano di Nocerino. Non influisce. Da discutere il fischio di Mazzoleni che concede rigore in Milan-Roma (2-1): nessun dubbio sul fallo di mano preceduto però da un’entrata pericolosa di El Shaarawy su Heinze.
TORTI CONTRO LA JUVENTUS - Le proteste e i sospetti di Conte iniziano subito all’alba del campionato. E’ l’11 settembre 2011 in Juventus-Parma (4-1): manca un rigore a Matri al quale viene anche negato un gol regolare. Ininfluenti. A San Siro in Inter-Juventus (1-2) Rizzoli nega un netto penalty con espulsione per un intervento scomposto di Castellazzi su Marchisio. La Juventus vince ugualmente. Non è decisiva nemmeno la disattenzione di Bergonzi in Lecce-Juventus (finale 0-1) con un’entrata da rigore di Oddo su Vucinic perdonata.
E’ l’ultima volta che accade. Alla 22° giornata in Juventus-Siena (0-0) il mani di Vergassola su traversone di Chiellini non fischiato da Peruzzo costa due punti e le proteste di Marotta che chiede “arbitri esperti”. Poi c’è la rabbia di Parma-Juventus (0-0) con i rigori non visti su Giaccherini e Pirlo su cui si discute davanti alla moviola ma che lasciano la sensazione di ingiustizia e provocano lo sfogo di Conte in sala stampa ("Gli arbitri hanno paura a fischiare a nostro favore perché condizionati ancora da Calciopoli").
Nel recupero della 23° Bologna-Juventus (1-1) c’è un rigore su De Ceglie non concesso che fa infuriare Conte espulso e squalificato pur senza aver profferito insulti su indicazione del quarto uomo Bergonzi. Si va a Marassi e Genoa-Juventus (0-0) è la partita del gol regolare annullato a Pepe per un fuorigioco inesistente in una gara in cui bianconeri possono discutere anche per la trattenuta (peraltro reciproca) di Carvalho su Matri.
TORTI CONTRO IL MILAN - L’elenco comincia con Napoli-Milan (3-1) alla 3° giornata: su cross di Nocerino c’è un tocco di braccio non visto di Cannavaro. Alla 12° in Fiorentina-Milan (0-0) Mazzoleni e i suoi assistenti ne combinano di tutti i colori: mancano due rigori (mani di Behrami e fallo di Nastasic su Pato) e a Seedorf viene annullato un gol regolare per fuorigioco. Alla 21° giornata in Lazio-Milan (2-1) c’è il giallo del rigore per fallo di mano di Dias prima concesso da Damato e poi ritrattato su segnalazione dell’assistente. Aveva ragione l’arbitro. Proteste laziali su un possibile rigore di Thiago Silva.
Pesa molto l’errore di Rizzoli in Milan-Napoli (0-0) alla 22°: c’è rigore per un’entrata scomposta di Gargano su Robinho e anche in occasione dell’espulsione di Ibrahimovic manca il rosso ad Aronica. Si arriva a Catania-Milan (1-1). Il gol fantasma di Robinho fa discutere. Impossibile certificare se il pallone ha varcato interamente la linea di porta anche se si tratta di millimetri e Ghiandai, assistente di Bergonzi, non può essere messo in croce per la scelta di tenere la bandierina giù. Secondo il presidente dell'Aia Nicchi non si trattava di gol e in quel caso il sorpasso in classifica sarebbe confezionato: Juventus 66 Milan 65 punti.
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sig. capuano, ma questi dossier mica li fanno negli studi mediaset? non vedo per esempio il rigore fischiato al milan contro l'atalanta per fallo di pato sul terzino, che gli ha sbloccato una partita rognosissima che rischiava seriamente di perdere. questo campionato la juve l'avrebbe già stravinto in qualsiasi nazione dove la domenica negli stadi si gioca a pallone e non si fanno reality show.
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