Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu, Cambiasso, Zanetti, Stankovic, Sneijder, Eto’o e Milito. Messi in fila, gli undici titolari che hanno iniziato la stagione del dopo-Triplete agli ordini di Benitez facevano 336 anni. Una media altissima (30,53) solo lievemente ritoccata dagli inserimenti in corsa di Ranocchia e Pazzini che, complici gli infortuni, hanno preso il posto di Samuel e Milito. L’Inter che ha conquistato la Coppa Italia nell’ultimo atto della stagione a Palermo aveva un’età media di 30,15 anni. Più che legittimo, dunque, il ragionamento di Moratti che dopo un lungo silenzio è tornato a parlare e a delineare le strategie di mercato del club campione del mondo annunciando la volontà di “investire su giovani di talento” per abbassare l’età media della squadra, garantirgli un futuro e cercare di mettersi da subito in linea con le regole del Fair Play Finanziario.
Proprio per questo l’andamento del primo mese di mercato nerazzurro lascia più di qualche perplessità. Salutato Materazzi (38 anni ad agosto) le uniche trattative in uscita sembrano fin qui interessare giocatori non ancora trentenni. Maicon, che tutti descrivono come bollito, li compirà solo il prossimo 26 luglio. Eto’o ha fatto trenta solo a marzo. Sneijder e Thiago Motta hanno rispettivamente 27 e 28 anni. Se si farà cassa sarà, dunque, cedendo qualcuno dei pochi titolari dell’ultima stagione a essere al di sotto dell’età media che pone l’Inter ai vertici di tutte le statistiche europee (per intenderci l’Arsenal si ferma a 24 anni e il Barcellona supera di poco i 26). Può sembra illogico, ma è figlio di un mercato che quest’anno non concede ai vertici del club di Corso Vittorio Emanuele una plusvalenza ‘facile’ come lo sono state quelle di Ibrahimovic e Balotelli nelle ultime due estati.
Quello che stupisce, però, sono i movimenti di contorno. Come si fa a pensare di rottamare Pandev (28 anni non ancora compiuti) per imbarcare Palacio (presto trentenne)? Due giocatori con rendimenti molto simili per occupare un ruolo che nel modulo di Gasperini dovrà essere anche tattico e di sacrificio così come Pandev ha dimostrato di saper interpretare nell’ultimo anno e mezzo. Oppure quanto conviene puntare sul brasiliano Jonathan (quasi 26enne e con alle spalle una lunga striscia di infortuni) per sostituire Maicon chiudendo la porta in faccia ai prodotti del vivaio.
La vicenda del riscatto di Viviano è surreale. Evidentemente un portiere 26enne nel giro della Nazionale non interessa Branca e soci così come non interessano i vari Khrin, Benedetti, Faraoni, Obi (11 presenze dignitose quest’anno), Destro, Biraghi e altri ceduti a titolo definitivo o lasciati in comproprietà sempre meno vincolanti. E Andreolli reduce da un’ottima stagione col Chievo non poteva servire? E Caldirola che sarà girato al Cesena ma che tanti vogliono non è il difensore che può fare da riserva al trio Lucio-Samuel-Ranocchia? L’Inter crede ancora in Santon o lo considera un talento bruciato? A venti anni compiuti lo scorso 2 gennaio non è un po’ presto per perderlo definitivamente? Sempre in attesa di vedere cosa ne sarà di Coutinho, che doveva essere il nuovo Pato e che di anni ne ha appena compiuti 19, e di Mariga, uno che piaceva tanto a Mourinho e che sembra diventato un oggetto ingombrante. Va bene Fair Play e ringiovanimento, ma Moratti ha deciso dove vuole portare la sua Inter?
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